“Il comune di Fiumicino si sta dimostrando una amministrazione insensibile nei confronti dei diversamente abili e la cosa sta diventando non solo la dimostrazione che l’Assessorato al Sociale, con a capo l’Assessore Calicchio, non stia portando risultati necessari per la città ma stia ratificando atti che stanno portando problemi gravi verso chi non si può difendere”. È quanto dice il coordinatore comunale di Fiumicino di Forza Italia Massimiliano Graux. “La storia è complessa ma merita un riepilogo – spiega Graux – Nel gennaio del 2013 fu applicata una delibera, la numero 5,  che andava sostanzialmente a cambiare l’approccio con l’indiretta, un atto molto contestato anche dall’allora opposizione e dall’attuale Assessore. Infatti presentammo un impegno sostanziale, poi mantenuto, di ridiscutere la delibera anche dopo la nuova amministrazione per meglio integrare le richieste delle associazioni locali. A Gennaio 2014, appena dopo la nomina della nuova amministrazione di sinistra con a capo l’Assessore in questione, colui che si era posto dubbioso precedentemente, cosa accade? Non solo lascia la delibera tanto contestata e poi in pieno consiglio comunale la definisce “non tanto male” (ci sono le registrazioni in consiglio comunale) L’8 Gennaio 2015 l’assessorato al Sociale (?) porta in consiglio il nuovo regolamento sulla gestione dell’indiretta, se ne infischia delle promesse nella campagna elettorale e si trasforma il regolamento in un mostro, impregnandolo di errori e vessazioni implicite, senza pensare che dietro a tale strumento ci si imbatteva su persone che soffrono e che vista la situazione economica del paese ne aumentava la difficoltà, pieno di errori, senza applicare la nuova ISEE nel modo adeguato con delle schede di valutazione indecifrabili. A settembre, non ancora contenti, questa amministrazione, non ascolta di nuovo le associazioni più rappresentative locali che tentavano in tutte le maniere a parlare con chi in realtà non voleva sentire, ritoccando il badget e le ore a disposizione in peggio. Oggi il risultato qual’è ? Che l’Amministrazione soccombe anche su questa delicata materia, perdendo al TAR su ogni cosa. Caro Sindaco se vogliamo aiutare chi oggi ci chiede aiuto, annulliamo le delibere e regolamenti e riportiamo la Delibera 635 del 1999, mettiamo al lavoro le commissioni su un nuovo strumento insieme alle associazioni che di certo ne sanno qualcosa in più. Un bagno di umiltà servirebbe a tutti. Oggi, però,  si è avuto il coraggio di tagliare i contributi alle famiglie sull’indiretta da 13 €/h a 10 €/h senza contare la decurtazione delle ore. Come fa un diversamente abile grave a scendere dal letto, lavarsi, vestirsi, magari uscire e vivere un pizzico di vita come tutti? Meno male che c’è il TAR. Parliamo di persone non del vostro populismo cara sinistra, e di sociale.  Invece caro Assessore di tante belle speranze credo che di lavoro inutile ne abbia già fatto abbastanza”.