“Gli abitanti del comune di Fiumicino non sono cavie da esperimento e meritano una vita normale, assistiti da servizi e infrastrutture degne di un paese civile. Servizi almeno pari agli standard europei capaci di farli sentire una comunità – dice Guizzi – Da anni oramai la politica locale, incapace di qualunque vero progetto, si barcamena tra annunci di faraoniche opere e inaugurazioni di improbabili cantieri. Abbiamo assistito inermi allo scempio dell’interporto costruito ( anzi quasi costruito visto che è una orribile cattedrale nel deserto ) in una zona di Riserva, senza collegamenti stradali o ferroviari, su terreni a dir poco non idonei sulla scia delle solite promesse di mirabolanti ricadute economiche ed occupazionali. Risultato: un ecomostro vuoto e inutile. Assistiamo al progetto del Porto della Concordia che dopo anni di promesse su un opera palesemente inutile e fuori misura, insostenibile per il nostro territorio, ci ripaga con cantieri bloccati, indagini, arresti. Il peggiore dei film italiani dove i soliti attori, politici incapaci e incompetenti e imprenditori ingordi e senza scrupoli privi di senso civico, aggrediscono e devastano interi territori bloccando per sempre la loro potenzialità di vero e sostenibile sviluppo. Una classe politica locale capace solo a piegarsi al volere dei più forti e dei più prepotenti, eco e megafono delle loro improbabili e insensate promesse a danno dei cittadini, della loro vita futura, dell’economia del futuro. Il progetto di raddoppio dell’Aeroporto Leonardo da Vinci è una mega speculazione ideata da Benetton a danno del territorio e dei cittadini di Fiumicino. Un progetto basato su calcoli inattendibili e dati incerti dove di certo c’è solo la distruzione che provocherebbe. Pure su questo abbiamo dovuto assistere al melodramma di una classe politica, con il nostro non-sindaco in primis, che si è attardata in dichiarazioni di circostanza, richieste di coinvolgimento in fantomatici e inesistenti tavoli, in un colpevole attendismo. Una enorme presa in giro. Il Sindaco, membro del Consiglio di Amministrazione di ADR conosceva da molto tempo il progetto, il suo impatto sul territorio,il suo iter approvativo e si è schierato con gli speculatori, pubblicamente e tardivamente tradendo i Cittadini di Fiumicino. Accecati dall’illusione di enormi porti, aeroporti, centrali di energia a biogas, discariche e termovalorizzatori non si sono accorti che il territorio soffre di una mancanza cronica di infrastrutture basilari. Non c’è traccia di manutenzione del territorio e del patrimonio edilizio, dei beni e degli spazi comuni. Strade, parchi, spiaggie, scuole, uffici pubblici portano il segno dell’abbandono e dell’incuria e sono uno sfregio quotidiano alla buona fede dei cittadini. La nuova classe politica che sarà chiamata a governare questo territorio dovrà spostare immediatamente la priorità del suo operato verso la realizzazione di piccole opere, distribuite sul territorio, utili e capaci di integrare le diverse centralità di cui il Comune è composto. La vera grande opera di cui abbiamo bisogno è la manutenzione, la cura, la riprogettazione, la riqualificazione. Non abbiamo bisogno di grandi imprenditori dai grandi appetiti ma di amministratori capaci, vicini alle persone ed ai loro problemi quotidiani, innovativi e preparati, onesti. Siamo ad un punto di svolta che segnerà il futuro per decenni di questo territorio. Una scelta irreversibile di cui ci giudicheranno le prossime generazioni”.