Pinus Pinea, l’azienda di Salvatore Garofalo che si trova a Fregene in via Agropoli 79/a, da molti anni punto di riferimento per l’acquisto di pinoli, si lega sempre più al territorio. A fine estate, infatti, ha stretto un importante accordo con l’Oasi del WWF di Macchiagrande e Bosco Foce dell’Arrone, da dove potrà prelevare le pigne per poi rivendere i pinoli all’interno di sacchetti etichettati con la certificazione di provenienza. La stessa cosa Salvatore Garofalo l’ha fatta con la Maccarese Spa, in questo caso potrà raccogliere le pigne al Vivaio e quelle dell’immensa distesa di macchia mediterranea che si trova in prossimità del lungomare di Maccarese.

Una provenienza certificata che vuol dire soprattutto garanzia di qualità, perché la scelta di Pinus Pinea è molto chiara: puntare sempre più a un prodotto locale per garantirne uno standard d’eccellenza.

È proprio questo il periodo in cui inizia la produzione dei nuovi pinoli che alla fine dell’anno arriva a un massimo di 25 quintali, tutti venduti al dettaglio al pubblico e alle attività del territorio: in particolare a pasticcerie, ristoranti e gelaterie come La Baia, Camillo, Ravarotto e a Fiumicino Pascucci e Polo Nord.

“Nonostante la qualità, il prezzo rimane concorrenziale – spiega Salvatore Garofalo – 50 euro al chilo, molto meno di quanto viene chiesto dalla grande distribuzione che vende i pinoli in piccoli sacchettini ma a prezzi che vanno dai 70 ai 120 euro al chilo. E in genere si tratta di produzione proveniente da Cina, Turchia e Pakistan sui quali ci sarebbe molto da dire”.

Il pinolo di Fregene è sempre stato molto noto nelle pasticcerie nazionali, la sua fama a un certo punto nel dopoguerra era arrivata persino negli Stati Uniti. Pinus Pinea si inserisce a pieno titolo in questa tradizione. Bisogna ricordare che nel centro balneare la “Fabbrica di pinoli” è stata aperta nel 1944 con l’Ingegner Rodolfo Martini, un genio che aveva ideato a quei tempi e con materiale riciclato macchinari in grado di prelevare i pinoli dalle pigne e poi di sgusciarli. Un’eredità che poi passò a Enzo Fulignati e in seguito a Salvatore Garofalo che due anni fa ha completamente rinnovato i macchinari ora in grado di arrivare a un ciclo di produzione giornaliero di 100 kg.

Oltre ai pinoli, nell’azienda di via Agropoli si può trovare anche la frutta secca di alta qualità come noci, pistacchi, nocciole, provenienti da territori vicini. Le nocciole, ad esempio, sono del viterbese e anche in questo caso i prezzi sono decisamente concorrenziali, basti pensare ai 25 euro al chilo delle noci sgusciate. E nella scelta verso l’alta qualità un’altra importante novità è che Pinus Pinea ha iniziato l’iter per ottenere dal Comune la “De.Co”, ovvero la Denominazione Comunale.
Info, tel. 06.6685209 , cell. 335.7064317 –  info@pinuspinea.it – www.pinuspinea.it