Il fertile suolo vulcanico diede origine, unitamente a un clima alquanto umido, a grandi foreste di faggio che sino al XVIII secolo coprivano, assieme a boschi misti e cerrete, gran parte del rilievo. Oggi permangono, a testimonianza delle foreste originarie in gran parte sostituite da castagneti, elementi arborei o arbustivi sparsi tra i castagni. Tra essi l’agrifoglio, la dafne, la laureola, il tiglio, il nocciolo, l’acero campestre, il carpino nero, la vitalba, nonché un popolamento di faggio presso Monte Cavo. Nei territori dei quindici comuni del Parco la presenza del castagno è dominante e molto consistente. La coltura di questa specie arborea non è finalizzata alla raccolta del frutto ma al taglio dell’albero, al fine di ottenere legname da utilizzare nelle diverse lavorazioni (bosco ceduo). Le piante individuate dal personale del Corpo Forestale dello Stato vengono tagliate e lavorate, lasciandone alcune con funzioni di matricine per assicurare la riproduzione per seme (rinnovazione gamica).Il territorio appena lavorato ha la forza di riprodurre nuove piante nel periodo di 16/20 anni e quindi sarà nuovamente lavorato.Numerosi resti archeologici disseminati sul territorio testimoniano l’importanza dei Castelli Romani. Ville romane, eremi e conventi, castelli, palazzi storici e ville rinascimentali impreziosiscono questa parte del Lazio che, nonostante la vicinanza di Roma, è riuscita a ritagliarsi un proprio spazio indipendente grazie al suo patrimonio naturalistico, archeologico, culturale e per la qualità della vita che offre, una sapiente e variegata miscela di opportunità e di potenzialità nella quale è piacevole perdersi.Il Parco si può visitare sempre, infatti non esistono né orari di apertura che di chiusura, se non quelle relative all’accesso delle proprietà private, o delle aree archeologiche gestite dalla Soprintendenza per i beni archeologici del Lazio.Le attività da poter svolgere sono molteplici, si va dal trekking, alle passeggiate in bicicletta, su strada o su sterrate, agli itinerari a cavallo, alle letture poetiche, il tutto all’insegna di una cultura onnicomprensiva che ha la sua ragion d’essere nella miscela degli ambiti, nella contaminazione dei linguaggi.

L’Associazione “Natura 2000” organizza sabato 7 giugno una visita guidata al Parco dei Castelli Romani. Prenotazioni entro giovedì 5 giugno al numero: 339.65.95.890 oppure il martedì e il giovedì 16-18 al tel. 06.61.99.40.729. (di Marco Ronco per Natura 2000 onlus)