E, soprattutto, troverà una nuova sistemazione a Fregene. Servirà almeno un anno o due per allestire la nuova sede, prevista sempre nella zona verde tra la pineta e via Agropoli. In fondo pure questa una bella notizia, perché il fascino del Branco deriva anche dalla sua storica sede in quella pinetina di via Paraggi, angolo ombroso ideale per accogliere sia gli animali che i sempre numerosissimi visitatori. Lo sa bene chi ha figli piccoli a Fregene; per qualunque bambino, a partire da quelli appena in fasce, non c’è giostra o altro divertimento che tenga, il richiamo dei tanti animali, tra papere, pony e cavalli, rimane irresistibile. Una puntatina, anche solo per avvicinarli, che in pratica diventa per i genitori un obbligo giornaliero. Per non dire delle generazioni di cavalieri, tanti giovanissimi come altrettanti adulti che, grazie al Branco, hanno scoperto il piacere di andare a cavallo. “Purtroppo – racconta Umberto Scotti, titolare del circolo – con lo spostamento molte cose cambieranno. Lo spazio è più piccolo e non ci sarà più l’ombra naturale dei pini. Ma io devo comunque ringraziare i Federici per la possibilità che mi hanno offerto. Lo spazio di via Paraggi è loro e tra noi c’era l’impegno a traslocare quando avrebbero deciso di riprendersi l’area. Piuttosto dovrei avercela con tutti quelli che negli ultimi hanno promesso il loro interessamento e che poi non hanno fatto nulla di concreto”. Il riferimento, neanche tanto velato, è alla pubblica amministrazione che, a partire dal suo vertice, in occasione di uno dei tanti raduni organizzati per salvare il Branco, tra cui la grande manifestazione di qualche anno fa con tanti personaggi del mondo dello spettacolo schierati in prima fila, spese parole impegnative ma che non furono seguite dai fatti. Per non parlare dei Benetton, a cui però va almeno riconosciuta una certa coerenza; quando fu chiesto ad uno dei giovani eredi – all’epoca qui in vacanza – di fare qualcosa per il Branco la risposta fu subito chiara: “noi non facciamo mica beneficenza”, rispose il giovane rampollo.Ad essere oggettivi, ci si potrebbe anche chiedere quale motivo dovrebbe esserci da parte dell’amministrazione comunale come di altri nel salvare un’attività che rimane privata. Il Branco, però, dalla sua nascita nell’84 ad oggi non è stato solo un circolo ippico ma anche un centro che ha svolto una funzione sociale e di attiva solidarietà verso i più deboli; basterebbe ricordare l’ottima scuola di ippoterapia per i portatori di handicap o le manifestazioni all’insegna dell’educazione ambientale, del rispetto alla natura e di raccolta fondi per cause socialmente utili che Umberto ha organizzato in tutti questi anni. E poi gli spettacoli equestri, gli aperitivi sul prato, la pizza e il film per i più piccoli. Un insieme di motivi e d’occasioni, per ritrovarsi accomunati in nome della natura, che invece spiega bene il perché attori, registi, personaggi della TV, tra le ultime Tosca D’Aquino, oltre a tanti altri turisti e residenti abbiano finito per identificare il Branco come uno dei simboli in positivo di Fregene.Tante belle e riuscite manifestazioni, che sono diventate invece un altro motivo d’amarezza per Umberto. A fine agosto, in collaborazione con la Pro Loco, il Branco aveva progettato e iniziato già a organizzare un’edizione in grande stile de “Il giardino da custodire”, una manifestazione che, nell’ottica del centro, avrebbe offerto per più giorni nella pineta monumentale dibattiti, spettacoli, intrattenimenti vari, insieme a svariate iniziative di solidarietà. Ma anche su questo il promesso aiuto dell’amministrazione è venuto a mancare; e allora niente da fare, troppo oneroso l’impegno per realizzarlo con le solo forze di Scotti e della Pro Loco. “Mi dispiace, sono convinto che sarebbe venuta fuori una gran bella manifestazione. Che dire, se penso che quest’inverno il Branco è stato scelto dal comune di Roma per riportare lo spettacolo della corsa di cavalli “scossi” nel centro di Roma, così come è avvenuto per secoli durante il Carnevale romano, ricevendo i complimenti per come tutto si è svolto, il detto “nemo propheta in patria” è sempre valido!”Ma non tutto è perduto perché Umberto Scotti  non ha desistito dal suo proposito di offrire anche quest’anno un bello spettacolo equestre. Così, sebbene in una sola serata, l’appuntamento è fissato per il 29 agosto con “Dentro la passione”, una manifestazione che intende raccontare quali siano i motivi alla base della passione per i cavalli, la musica e il vino. A raccontare e interpretare la prima sarà una giovane campionessa francese di dressage, Alezee Fromant; Carmelo Iorio, sassofonista jazz che a Fregene ha aperto la scuola di musica “La Pantera Rosa”, darà prova della sua bravura e gusto musicale insieme alla sua band; il piacere del vino sarà invece illustrato dall’enoteca Il Tappo con una degustazione di un vino di un produttore locale. La serata si svolgerà all’interno del circolo ippico, i posti sono limitati e converrà quindi prenotare per tempo al cell. 339.72.71.078. La storia del Branco a Fregene, nonostante tutto, continua.