“Questa mattina – si legge nella denuncia –  alle ore 11.30 circa, nel transitare davanti
il muro di cinta della predetta farmacia, ubicata in Via Varazze angolo Viale
Castellammare, constatavo che ignoti a mia insaputa installavano sul predetto
muro una cassetta elettrica in plastica di colore bianco… che terminava
all’interno della cassetta della società Enel. Al momento non ho ancora
richiesto l’intervento dell’Enel, ma preciso che nella mattinata odierna
all’interno della farmacia vi sono stati diversi sbalzi di tensione,
presumibilmente dovuti ad un sovraccarico. Da accertamenti espletati presso il
competente ufficio comunale, fino ad oggi non risulta alcuna richiesta di
apertura cavi in luogo. Per quanto precede sporgo formale querela nei confronti
dei responsabili dei reati che si possono ravvisare nei fatti esposti”. Dopo
quello ai carabinieri, Sabbatini ha segnalato il fatto anche ai vigili del
Comune, “ma ho intenzione di rivolgermi quanto prima ai vigili del fuoco perché
ne richiedano l’immediato distacco, non solo perché priva di adeguata
protezione ma anche perché posizionata a pochi centimetri da terra,
raggiungibilissima quindi anche da un bambino, per di più in una strada stretta
come via Varazze, c’è il rischio di rimanere fulminati in qualunque momento, un
vero scandalo!”. A renderlo ancora più furioso, l’ipotesi che il lavoro fosse avvenuto con il suo assenso al fine di alimentare
il traliccio Vodafone installato nei giorni scorsi all’interno dell’impianto IP
su viale Castellammare: “Non voglio credere, come mi è stato detto da più
parti, che il lavoro sia stato fatto con questa intenzione, se fosse vero il
collegamento richiederebbe un cavo aereo, uno scandalo nello scandalo. Io,
oltretutto, che mi sono sempre battuto contro quell’impianto, mai avrei dato il
mio assenso a un lavoro del genere. Resta comunque un fatto, qualunque sia la
sua utilizzazione quella cassetta va assolutamente rimossa”.