“Uno dei motivi che ci ha unito in questo pellegrinaggio è la realizzazione del progetto della Caritas Diocesana a favore del Centro Caritas di Aboud, un villaggio palestinese isolato, dove l’unico riferimento sanitario è un centro di primo soccorso nel quale pochissimi addetti ai lavori offrono una diversificata attività di accoglienza, con una farmacia ben fornita che è l’unico riferimento per gli abitanti delle zone limitrofe. L’accoglienza così calorosa, il clima di impegno di poche persone per tanti abitanti, ci portano a riflettere sugli sprechi nelle nostre case e anche nelle nostre strutture sanitarie”. (Dal diario di una delle partecipanti). Il riferimento è al Centro socio-sanitario di Aboud (Cisgiordania) di Caritas Gerusalemme, che offre ambulatori polispecialistici, pronto soccorso, sala operatoria per piccoli interventi e parti, dipartimento radiologico, deposito materiali, farmacia, la presenza costante di un medico residente nel centro e un centro di formazione professionale e culturale. Nel 2010 il Vescovo Reali aveva dato mandato alla Caritas diocesana di iniziare un progetto di collaborazione con la Chiesa della Terra Santa; nell’occasione del Pellegrinaggio il Vescovo ha consegnato il contributo raccolto per l’acquisto di nuove attrezzature, stabilendo così anche un contatto diretto con la Chiesa locale.