Il pinolo è davvero un prodotto speciale. Fregene ha una lunga tradizione, è nata qui la “fabbrica dei pinoli” prima con Martini, poi con Cencio Fulignati e ora con Salvatore Garofalo

Nella mitologia sono ricordati come frutto amato da Bacco e sono stati considerati da sempre un alimento nobile e genuino. Sono i pinoli, minuscoli semi commestibili prodotti da alcuni tipi di pino, altamente nutrienti e ricchi di proteine.

Forse per la presenza della Pineta monumentale, da sempre il nome di Fregene è stato legato al pinolo, soprattutto da quando negli anni ’50-’60 la qualità del “pinolo di Fregene” aveva raggiunto una tale notorietà da essere richiesto dalle migliori pasticcerie artigianali di mezzo mondo. Per fare scorta dei saporitissimi semini di pino tutti sapevano dove rivolgersi: alla “fabbrica dei pinoli” di Fregene. Ebbene sì, nel dopoguerra titolare della “Pinoli Martini” era Rodolfo Martini, emigrato da Firenze, che si inserì quasi per caso nel business dei pinoli. Brevettò i primi macchinari per la lavorazione del prodotto, soprattutto una sgusciatrice in grado di aprire la buccia esterna senza danneggiare il seme, ed ebbe l’intuizione di sviluppare localmente un settore che fece la sua fortuna e, indirettamente, anche quella del pinolo di Fregene.

Negli anni ’70 l’azienda passò nelle mani di Enzo Fulignati, “Cencio” per gli amici, che ne ricavò fatturati da capogiro: ogni settimana partivano dalla sede di via Cervia tonnellate e tonnellate di pinoli, diretti verso tutti i continenti. Fino a quando il presidente americano Nixon non abbracciò una politica economica filocinese, che incoraggiò le importazioni dell’Estremo Oriente. Da allora la redditività del settore si è fortemente ridimensionata, senza mai mettere però in discussione l’elevata qualità del prodotto locale.

Dopo alcuni passaggi di proprietà, nel 1996 “Pinus Pinea” (via Agropoli, 79/a; tel. 335-7064317) ha raccolto l’eredità della fabbrica dei pinoli, inserendosi a pieno titolo nella grande tradizione. L’azienda di Salvatore Garofalo è specializzata nella raccolta delle pigne di Pino domestico (Pinus Pinea appunto) della macchia mediterranea e nella vendita di pinoli. Ma non è tutto: grazie a un accordo con la Maccarese Spa e altri enti locali, Pinus Pinea raccoglie gran parte delle sue pigne da alberi presenti sul territorio. La provenienza certificata dei pinoli si traduce in garanzia di qualità per tutti i consumatori, inevitabilmente concordi con la strategia dell’azienda: puntare sempre più a un prodotto locale per garantirne uno standard d’eccellenza. Gusto, colore e calibro sono i principali elementi che fanno la differenza nella qualità del pinolo nostrano, raccolto dai tantissimi pini che caratterizzano il territorio di Fregene e delle località vicine. Da Pinus Pinea li possiamo acquistare a peso, a seconda del fabbisogno quotidiano; niente a che vedere con i minuscoli, sbiaditi (e più costosi) pinoli provenienti dalla Cina che troviamo nelle bustine vendute nei supermercati.

Forse non tutti sanno che i pinoli rappresentano un concentrato di energia, un vero e proprio integratore alimentare per chi è impegnato nello studio o vive stress fisici dovuti ad attività sportive. Alcune sostanze contenute nei pinoli hanno proprietà antiossidanti ed effetti benefici sulla salute delle nostre cellule, soprattutto della pelle.
Addirittura Ovidio ne elogiava le proprietà afrodisiache. Buono a sapersi!