Dal 2003 al 2008 è stato il funzionario responsabile del Nucleo di Polizia Giudiziaria contro gli abusi edilizi e ambientali del comune di Fiumicino, un organismo voluto nel 2001 dalla Procura di Civitavecchia. Anni durante i quali ha fatto operazioni di ogni tipo: blitz in elicottero ai cantieri edilizi, anche di Fregene, sopralluoghi in gommone alle aree golenali del Tevere. Sempre comunque operativo visto che non ama le scrivanie. Dalla sede di viale della Pineta controlla un territorio immenso, da Fregene fino a Tragliata, in pratica tutto il nord del Comune. Per far rispettare le regole alle multe preferisce il dialogo con i cittadini, alla repressione, tout court, l’educazione. Non per questo ha la mano leggera con i verbali, “quando non c’è altro da fare e contro la prepotenza”. Ai suoi giovani subalterni insegna come rivolgersi al pubblico, come chiedere con garbo i documenti, senza mettere agitazione ai conducenti se non li trovano. Ma anche come evitare le sportellate dei malintenzionati. Nell’ufficio di Fregene si ascoltano tutti e al telefono una giovane stagionale risponde come ad un call center di un albergo a 5 stelle. “Meglio prevenire perchè a reprimere si fa sempre in tempo”, è il suo motto. E i colleghi per i suoi lo hanno soprannominato “Il Duca”. Per far capire il tipo: a fine luglio durante lo sgombero del Pioniere al Villaggio dei Pescatori ha usato tutte le cautele possibili. Ha mandato a chiamare un medico del Pronto soccorso, ma non l’ambulanza perchè “crea agitazione”, quando ha visto che il titolare stava vacillando. Ha dato modo di portare via la merce deperibile dai frigoriferi, di mettere in salvo quello che si poteva, dando tutto il tempo possibile per l’assistenza a legali e parenti. C’è voluto molto più tempo ma lo sgombero alla fine si è svolto regolarmente e senza ricorrere alla forza. Tra i tanti obiettivi possibili alla guida del distaccamento di Fregene vorrebbe “dare un volto umano alla polizia locale”. Consapevole che le multe sono solo il 10% dell’attività della municipale, molto più impegnata sul fronte Polizia amministrativa, con controlli alle attività commerciali e agli stabilimenti balneari, e Polizia edilizia. Non per questo disdegna i controlli stradali. Anzi, una delle prime iniziative intraprese riguarda proprio le pattuglie inviate un po’ in tutte le località a controllare i punti nevralgici dei vari centri, come il lungomare di Fregene, via Tre Denari a Maccarese o via Michele Rosi ad Aranova. Sempre con garbo ed educazione ricorrendo solo dove è indispensabile alle sanzioni.I colleghi raccontano che una volta su via Coccia di Morto, per dei lavori in corso, si era creata una fila interminabile di auto ferme. Il solito furbo sulla corsia di sorpasso aveva pensato bene di superare tutta la colonna raggiungendo il punto di confluenza. Dove Aldo Catalano lo ha fermato e invece di multarlo gli ha fatto fare tutti i 300 metri a retromarcia, davanti agli altri automobilisti che hanno rivolto al “Duca” un fragoroso applauso.