Collegamento d’obbligo, visto che il 57enne bavarese, considerato un “re” delle truffe in Germania, per l’ultima vittima, un ricco manager monegasco, aveva orchestrato la vendita niente meno che del palazzo della FAO, dell’Ambasciata Usa a Roma, oltre che di un grande centro commerciale, ricevendo per la vendita in esclusiva un anticipo di 650 mila euro. A fermare l’ennesimo raggiro del “Totò tedesco” sono intervenuti i carabinieri che il 17 ottobre lo hanno arrestato in una villa di Fregene, dove conviveva da qualche tempo con una signora italiana di quarant’anni. Chissà se Wolfgang Kroll abbia saputo che anche il grande Totò era solito villeggiare qui in estate, ora che è rinchiuso nel carcere di Regina Coeli in attesa della richiesta di estradizione dalla magistratura tedesca che nei suoi confronti aveva spiccato a suo tempo un mandato di cattura internazionale. Dei due Totò, però, è sicuramente meglio l’originale, lui ha saputo solo far ridere, quest’altro invece ne ha fatti piangere parecchi…