“Non mi fido di questo “modello di riferimento” toscano spacciato dalla Polverini, che temo possa con il tempo trasformarsi in un inceneritore bello e buono – continua Michela Califano  – Dal sindaco Canapini, dalla giunta di Roma Capitale e da quella Regionale non potevamo aspettarci altro. I compagni di merende alla fine hanno chiuso il cerchio, alla faccia dei cittadini di Fiumicino e di quella qualità della vita che il centrodestra continua a spacciare come proprio cavallo di battaglia- Mi ero illusa che il sindaco Canapini, figlio della città che governa, potesse difendere gli interessi dei suoi compaesani. È stato tutto il contrario. Dopo aver perso tutti i treni messi a disposizione dalla Provincia di Roma, Gasbarra prima Zingaretti poi, per introdurre una differenziata importante all’interno del comune di Fiumicino che in tre anni ci avrebbe permesso di toccare il tetto del 50 per cento, si preferisce puntare su discariche e inceneritori. Senza dimenticare il via libera al raddoppio dell’aeroporto, accolto quasi con entusiasmo dal centrodestra locale. Il Pd cercherà in tutti i modi di opporsi a questa scelta scellerata, senza arrendersi, ricorrendo a ogni forma di protesta civile che si possa adottare”. “No a una discarica, piccola e grande che sia. No al modello di riferimento di smaltimento dei rifiuti di cui parla il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, che suona tanto come un gassificatore mascherato”, aggiungono i consiglieri comunali del Pd, Silvano Zorzi e Alessandra Vona. “Ne eravamo certi – sottolineano gli esponenti piddì – Fiumicino non poteva rimanere fuori da questo giro. Tutta questa storia dimostra una sola cosa: il centrodestra continua a prendere in giro i cittadini e raccontare favole. Dopo aver votato un ordine del giorno anti-discarica, e non aver voluto allargare il documento all’ipotesi inceneritore, ecco l’ennesima beffa per gli abitanti di Fiumicino”.