Quando i carabinieri della stazione di viale Castellammare hanno perquisito la casa in cui vive, nella zona nord del centro balneare, hanno trovato quasi 4 chili di marijuana, la metà della quale in bustine di diverso taglio. Quattromila grammi, non esattamente la quantità prevista per uno spinello, per un valore commerciale al “dettaglio” di qualche decina di migliaia di euro. I carabinieri lo seguivano da tempo, non solo per i suoi precedenti ma anche per l’intenso “movimento” di cui si era reso protagonista, in particolare negli ultimi giorni. Una volta fermato da una pattuglia, è stato prima portato in caserma, poi è scattata la perquisizione nell’abitazione. Arrivato all’ingresso della villetta ha opposto una rabbiosa resistenza, tanto che i militari hanno dovuto ammanettarlo. In cantina la scoperta: lo spazio, un piccolo bunker, era stato trasformato in un laboratorio organizzato di tutto punto per la lavorazione e l’essiccazione delle foglie. In un angolo è stato ritrovato anche “il mazzo” delle piante di canapa indiana, utilizzato per la lavorazione. Piante che non sono state coltivate nel giardino della villetta, dove sarebbero state notate, ma più probabilmente nel bosco confinante, proprio alle spalle del Villaggio dei Pescatori. Un contesto naturalistico che ne ha favorito la qualità della produzione, notata dagli stessi inquirenti che hanno eseguito la perquisizione.