Doveva essere un esperimento pilota: 17 postazioni eleganti nel design, grandi il doppio di quelle normali e soprattutto interrate nel sottosuolo. Sul marciapiede rimaneva solo la parte superiore, poco più grande di un cestino con un’apertura in cui inserire plastica, vetro e carta. Una differenziata di qualità e stile ma che ha richiesto un periodo di cinque anni prima di vedere la luce. Fino a ieri, infatti, i cassonetti erano stati avvolti da carta da pacchi, la precedente società incaricata della raccolta dei rifiuti, la Fiumicino Servizi, non aveva gli automezzi adatti a svuotare le campane e così l’esperimento non è mai partito. Fino a che non è arrivata la nuova Ati che ha permesso la “resurrezione”, insieme ai dirigenti dell’assessorato comunale al Territorio, trovando il mezzo per lo svuotamento: un camion attrezzato di braccio mobile e gancio.
“Finalmente abbiamo trovato la soluzione – commenta Gino Percoco, assessore comunale all’Ambiente – la riqualificazione di una parte del centro storico di Fregene ora è completa”.
“Ogni cassa sotterranea contiene 5 mc di rifiuti – spiega l’architetto Luigi Giamocante dirigente comunale che ha risolto la vicenda – lo svuotamento sarà fatto di notte perché sarà lungo e complesso. Ora servirà la collaborazione dei cittadini, nei cassonetti bisogna mettere solo vetro, carta e plastica”.