Come il bel gazebo sulla spiaggia, il punto benessere con comode amache singole e doppie e servizio massaggi, le zone verdi con prati curati e tanti bei fiori, i sempre nuovi arredi, diventando così e con pieno merito, uno degli stabilimenti dei più rinomati sulla costa di Maccarese e non solo. Ma Casapulla non è tipo che si accontenta, anzi, per l’Eco del Mare si annunciano ancora grandi novità. La prima potrà già essere apprezzata a partire da febbraio, una zona di circa 100 mq all’aperto che, grazie all’utilizzo di innovative lampade a infrarossi della VarmaTec, verrà riscaldata fino a creare un ambiente dalle temperature primaverili anche nelle giornate più fredde, ideale per feste, ricevimenti o semplicemente per chi vuole godersi l’aria di mare permettendosi il lusso di stare in camicia in pieno inverno.

Per la seconda, invece, bisognerà aspettare l’apertura primaverile, ma la notizia è troppo invitante per non essere anticipata. Su un tratto del fronte spiaggia, a ridosso dello stabilimento, verrà ricreata una duna di sabbia, che verrà arricchita di tante varietà di piante e fiori, per nulla invasiva alla vista, si parla di meno di un metro, ma sufficiente per creare una zona adatta a una clientela alla ricerca di privacy e confort assoluto. Lì verranno sistemati nuovi lettini da una piazza e mezzo, il massimo della comodità, insieme degli ombrelloni “verdi” che saranno anch’essi una novità sul nostro litorale: ampie strutture di acciaio, ricoperte di rampicanti, in grado di offrire un fresco naturale come un vero pergolato. Ma non basta. Sempre in questa zona, un efficiente sistema nebulizzazione permetterà di prendere il sole in maniera ottimale, in primo luogo per l’effetto frescura offerto dalla pioggerellina costante, in secondo luogo perché il sistema verrà alimentato con acqua di mare, garanzia assoluta di abbronzatura perfetta. Tanto verde, zone relax e massaggi, servizi di prim’ordine. Insomma, l’idea di portare una beauty farm in riva al mare, cara a Casapulla, all’Eco del Mare sta diventando sempre più una realtà. (Francesco Zucchi).