Per portare a termine un progetto iniziato alcuni anni fa, è stato determinante il ruolo svolto dalle scuole del territorio nel recupero delle radici comuni. E sono stati proprio gli alunni ad illustrare il Museo ai presenti. La realizzazione dell’opera è stata portata a termine anche con il contributo e l’apporto delle famiglie degli alunni della scuola San Giusto, oggi Albertini, che hanno donato utensili agricoli della bonifica per conservare la memoria di una vera e propria epopea contadina. Il Sindaco di Fiumicino Mario Canapini, che ha provveduto al taglio del nastro, ha dimostrato particolare sensibilità verso questo progetto, fortemente voluto dalla professoressa Virginia Borrelli (direttore del Museo) e dalla presidente Anna Paola Tantucci (presidente E.I.P. Italia), a cui ha dato attuazione scientifica il professor Luigi Campanella, ideatore del MUSIS. “Questa opera rappresenta il primo museo del territorio – dice Mario Canapini – E non potevamo non sostenere questo importante progetto. Lo scopo principale è quello di ricostruire la storia dell’area di Maccarese, che si ripete anche per le altre zone del nostro Comune. Questo è solo l’inizio perché sarà destinato ad espandersi. E visto che ogni museo ha bisogno di un luogo che lo contraddistingue, non sarebbe male avviare un concorso di idee tra gli studenti per proporre il luogo più adatto per poi premiare i progetti più interessanti”. La struttura museale è concentrata in una stanza suddivisa in tre sezioni: Prima della bonifica, un territorio inospitale; La bonifica, un’impresa di uomini; Nuovo territorio, nuove economie. “Questo giorno rappresenta il coronamento di una lunga attesa – fa notare Anna Paolo Tantucci – e un momento di grande unione per questa comunità, un momento di ricordo del passato recente, ma anche una lettura del nostro presente e un’opzione sul nostro futuro. E mi preme ringraziare tutti coloro i quali hanno permesso la realizzazione di questo museo comunale”.