Lo afferma l’assessore all’Urbanistica del Comune di Fiumicino, Ezio Di Genesio Pagliuca che, ieri mattina, ha preso parte ad un incontro organizzato presso l’istituto con gli studenti e Piero Terracina, uno degli ebrei romani deportati ad Auschwitz, nei mesi successivi al rastrellamento del 16 ottobre 1943. “Lui è l’unico dei suoi familiari che ha fatto ritorno a casa –prosegue l’assessore- Abbiamo vissuto momenti emozionanti. Per tre ore un uomo di 85 anni ha raccontato tutta la sua storia, dall’emanazione delle leggi razziali nel 1938, alla deportazione, al rientro a Roma. È stata una testimonianza emozionante. Terracina ha raccontato le condizioni di vita degli ebrei in quei sette anni, il dolore di perdere la sua famiglia, le sofferenze fisiche e psicologiche a cui erano sottoposti gli ebrei. La memoria di ieri, il considerare ciò che è accaduto in passato come una cosa che non può più ritornare, è sbagliato. Bisogna invece fare attenzione agli atteggiamenti, anche quelli che sembrano insignificanti e che invece non devono essere sottovalutati perché contengono messaggi razzisti, di qualsiasi tipo. Terracina ha anche menzionato le giornate del sabato, trascorse al mare con la famiglia a Fregene, luogo che ricorda per averci passato dei momenti di evasione anche in un periodo difficile come quello”.