“In Europa una cosa del genere non sarebbe presa nemmeno in considerazione. Non è possibile – sottolinea Calcaterra – Nemmeno volendolo. E noi, francamente, non lo vogliamo. La delibera approvata dal consiglio comunale con i voti della maggioranza parla chiaro: no al trasferimento di questo tipo di voli su Fiumicino. Da qui non ci muoviamo. Il Leonardo Da Vinci ha bisogno di altro. Non è dai low cost che si riparte, ma incanalando gli investimenti su Fiumicino sud, trasformando lo scalo in un fiore all’occhiello internazionale. Bisogna investire sulla qualità dei servizi. E lo si fa solo se si rispetteranno i diritti contrattuali dei lavoratori. Qualità deve andare di pari passo con sicurezza, con tutela occupazionale e rispetto delle regole. Se Ciampino non è in grado di supportare il peso si punti su Viterbo, si investa sui collegamenti, ma non si faccia l’errore di trasferire tutto su Fiumicino. Comitati e cittadini stiano tranquilli. La nostra decisione è presa. Su quella non ci muoviamo. Il Pd locale si è già attivato per coinvolgere il partito a tutti i livelli. A ottobre organizzeremo una conferenza sull’aeroporto che ribadirà, anche di fronte ai nostri quadri dirigenziali, la nostra idea di città: no ai low cost, no al raddoppio dell’aeroporto, no all’ampliamento verso nord, sì al progetto Fiumicino Sud”.