In quanto aggiudicataria del Bando Ambito n. 2 Interventi di tutela degli ecosistemi acquatici della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano attuati mediante impiego di metodi innovativi di indagine analitica in situ. La Fondazione Catalano, già espressione scientifica del movimento “Maremoto”, promotore dell’indagine in argomento, è ora la componente tecnico-scientifica della Pro Loco di Fregene e Maccarese, fortemente impegnata, come noto, anche nelle attività volte al miglioramento della qualità della vita. La Pro Loco e la Fondazione, grazie alla collaborazione scientifica dell’Università degli Studi della Tuscia, dell’IMM CNR di Roma, ed a quella tecnologica di un’azienda leader nel settore ambientale (Aries Sistemi Srl di Roma), avvalendosi anche dell’opera di esperti dell’Associazione “Programma Natura” di Maccarese, sono convinte che l’indagine otterrà gli effetti voluti dal comune di Fiumicino e da tutta la collettività. L’indagine tecnico-scientifica, da concludere entro la prossima estate, rappresenta il primo importante investimento da parte dell’Area Ambiente e Qualità della Vita del comune di Fiumicino teso all’acquisizione di informazioni oggettive sullo stato delle acque con l’obiettivo finale di avviare una consapevole gestione del territorio aperta alla partecipazione di tutti gli esponenti della collettività (cittadini, imprenditori, fruitori di servizi, etc.). In coerenza con l’importante obiettivo, si pongono le due ulteriori iniziative dell’Area Ambiente e della Qualità della Vita, di cui il primo facente parte dell’indagine tecnico-scientifica stessa: la realizzazione di un unico Centro di Gestione operativa delle informazioni provenienti dai sistemi specializzati di rilevamento dei dati qualitativi (acqua, terra, aria); la sperimentazione a Maccarese, presso un’azienda agricola, di un innovativo sensore, basato su nanotecnologie (risultato dell’attività di ricerca di IMM – CNR Roma), per la rilevazione della presenza di inquinanti nel terreno. Le strumentazioni tecnico-scientifiche sono state scelte per svolgere un’attiva azione di tutela degli idrosistemi inseriti all’interno della Riserva, a salvaguardia delle acque superficiali, nonché per contribuire, indirettamente, al miglioramento qualitativo delle acque costiere recapitanti i corsi d’acqua monitorati con ricadute positive all’economia locale. Gli interventi programmati  hanno primaria valenza in termini di: ambiente, tutelando gli idrosistemi inseriti all’interno della Riserva; cultura, grazie alla diffusione ed alla divulgazione dei risultati degli interventi stessi, sia verso la comunità scientifica che, in generale, verso la collettività; turismo, contribuendo al miglioramento delle acque costiere recapitanti i corsi d’acqua monitorati.
Nella foto un esempio della rappresentazione di una pagina ove compariranno i risultati delle rilevazioni effettuate dalla strumentazione. Le elaborazioni e le rappresentazioni che il sistema centrale di gestione dei dati saranno di grande ausilio all’amministrazione comunale a scopi di deterrenza, prevenzione e repressione di pratiche e di comportamenti non rispettosi della qualità delle acque superficiali osservati da chiunque abbia motivo di riversare nelle acque medesime sostanze residuali di processi produttivi di qualsiasi genere.
In conclusione questo primo intervento è il primo passo verso la realizzazione di un sistema esteso ed integrato di controllo della qualità delle acque, perché non va sottaciuto che più numerosi saranno i siti oggetto di controllo tanto maggiori saranno i dati e le informazioni su cui basare una consapevole governance del territorio.
Non va altresì sottaciuto che molti Organismi affiancarono le iniziative portate avanti nel 2009 da Maremoto promettendo, inoltre, di dare un fattivo e concreto contributo alla realizzazione di un sistema di controllo se il Comune avesse davvero dimostrata attenzione per il miglioramento della qualità delle acque. Adesso, alle promesse devono seguire i fatti. (Sergio Estivi)