Dal Direttivo del Consiglio del Comitato Cittadino Fregene 2.15 riceviamo e pubblichiamo.
“Dopo aver letto sul numero di Dicembre di Qui Fregene da parte della Amministrazione Comunale di Fiumicino di creare aree predefinite Isole Pedonali, proposte da alcune Associazioni e raccolte dall’Assessore ai LLPP del Comune in uno studio di fattibilità, ci sorgono alcune domande:
E’ mai possibile che con tutto quello che manca a Fregene oggi si debbano spendere soldi pubblici per creare cose inutili all’interesse della località? Non sarebbe più utile mettere in sicurezza Via Castellammare facendo attraversamenti pedonali rialzati? Non sarebbe più utile completare su tutta la località la segnaletica stradale orizzontale e verticale? Non sarebbe più utile mettere in sicurezza tutti i marciapiedi delle altre vie principali che hanno tutti i pozzetti di ispezione rotti o sfondati? Non sarebbe più utile riparare la recinzione della Pineta Monumentale distrutta o quasi per abbattere i pini pericolanti? Non sarebbe più utile questo studio di fattibilità per la messa in opera di impianti semaforici agli incroci più pericolosi? Vedi ad esempio Via Castellammare con Via Loano, oppure Via Castellammare con Via Cesenatico, Via Castellammare con Via Marotta? Non sarebbe più utile invece di fare altri tavoli protestare in maniera più forte affinché la Regione compia quello che avrebbe dovuto fare da tempo e cioè le barriere a tutela della spiaggia a Sud di Fregene? Non sarebbe più utile far potare alberature pericolose lungo le strade di Fregene? Non sarebbe più utile abbellire la località all’ingresso di Fregene e nei punti di maggior transito pedonale mettendo qualche panchina sul lungomare e nei punti di migliori cioè vicino le attività commerciali? Vogliamo parlare di Via Agropoli? Degli inutili sensi unici, della viabilità interna senza alcun preavviso su strade prive di illuminazione?
Fra poco riparte la stagione balneare, torneranno i vacanzieri e troveranno i stessi problemi insoluti, però udite udite, Fregene avrà isole pedonali a macchia di leopardo con buona pace dei pochi ultimi commercianti rimasti”.