“Buonasera ragazze, siamo qui per parlare delle vostre vittorie”. Le due si guardano e con un sorriso interrogativo rispondono insieme: “Quali?”. Quando conosciamo Elisa Germoni e Diletta Di Benedetto al Mizar Center in effetti non sapevamo di incontrare due pluricampionesse di karate di livello nazionale. “Non mi piace esaltare chi alleno – spiega Valerio Ribichini – però è anche giusto per una volta dare pubblicamente i meriti a due atlete che anni si allenano intensamente e che possono ancora crescere molto, ma che dal punto di vista mentale e della concentrazione in gara sono già di valore assoluto”. Elisa, 22 anni, cintura nera 2° dan, ha iniziato fare karate a Roma quando aveva 6 anni, “Nel 2010, però, ho conosciuto Valerio e l’ho scelto come maestro e da allora affronto ogni giorno 40 km per venire ad allenarmi al Mizar. Lo faccio volentieri perché Valerio è ancora un agonista dentro e sa trasmetterci sempre la giusta carica e poi devi avere massima fiducia in chi ti sta accanto ti consiglia e nei combattimenti”.
Diletta, 23 anni, cintura nera 3° dan, ha iniziato a Fiumicino a 9 anni per scegliere poi anche lei Valerio come maestro nel 2011: “Sono dell’idea che per conquistare completamente la fiducia di un atleta per un bravo maestro valga il detto “mostra e dimostra” e io l’avevo visto combattere e mi era piaciuto il suo stile”.
Le loro vittorie? Avevano ragione loro, meglio chiedergli quelle solo dell’ultimo anno. Alla Coppia Italia nel marzo 2015, prime entrambe nella loro categoria oltre che en plain del Mizar Center con quattro medaglie su quattro atleti partecipanti; il 15 maggio terzo posto ex-equo al campionato italiano universitario; il 31 ottobre altro terzo posto nel campionato italiano assoluto a squadre; e ancora, il 30 gennaio Elisa ha conquistato il primo posto nella Coppa Italia 2016, così come entrambe hanno conquistato l’oro il 13 febbraio scorso nella Winter Cup, trofeo interregionale con grande partecipazione di atleti da tutta Italia. “Giocarsi mesi di allenamenti nei due minuti di combattimento richiede grande concentrazione psico-fisica, lucidità e autocontrollo, per fortuna Valerio che sa cosa ci aspetta anche da questo punto di vista, sa darci la giusta motivazione e sicurezza per dare sempre il massimo”. Il tutto vivendo una vita “normale” come le loro coetanee, compresi gli studi, Elisa in Economia e Commercio e Diletta in Lettere Classiche, “perché per noi non ci sono scuse che possono tenerci lontane dagli allenamenti, amiamo questo sport e non consideriamo un sacrificio l’impegno che dobbiamo metterci per praticarlo”.
Da parte nostra, dopo averle sentite parlare con tanta naturalezza e convinzione di allenamenti di almeno un paio di ore, 5 giorni su 7 tutto l’anno, che diventano anche giornalieri in vista delle gare, per praticare uno sport che in Italia viene considerato solo quando regala medaglie alle Olimpiadi e che non offre nessuna prospettiva o previlegio per meriti sportivi ma solo soddisfazioni personali, possiamo dire di aver incontrato, oltre ad atlete di valore, due campionesse di umiltà, spirito di sacrificio, maturità, determinazione. Ma il tempo delle lodi si esaurisce presto: “Finito di chiacchierare? Forza, è ora di allenarsi adesso”, le richiama all’ordine Valerio. Un giorno come un altro per Elisa e Diletta al Mizar Center.