Il Comitato Rifiuti Zero Fiumicino ha indetto per le 16.00 di sabato 21 febbraio un’assemblea pubblica, presso la Sala comunale di via del Buttero a Maccarese, per discutere sulle conseguenze dello sversamento di kerosene. Di seguito il comunicato rivolto ai cittadini per presentare l’appuntamento: “Il 21 febbraio prossimo ci riuniremo ancora in Assemblea per continuare a parlare di KEROSENE, dell’enorme disastro ambientale provocato dalla fuoriuscita di idrocarburi dall’oleodotto ENI che da Civitavecchia, per la lunghezza di ben 80 km, arriva sino al deposito di Pantano di Grano, nella vicinissima Malagrotta. Al di là del fatto che gli sversamenti siano stati causati da effrazioni, da tentativi di furti o da cedimento strutturale dell’impianto, quello che veramente ci sta a cuore è capire cosa sia veramente successo al nostro territorio, quali le conseguenze e quali le soluzioni efficaci. Il kerosene è altamente inquinante, non sappiamo ancora quanto in realtà ne sia uscito dall’oleodotto, 30.000-49.000 litri?, qualsiasi cifra dichiarata da ENI ormai non è più attendibile perché detta troppo tardi, quasi a voler giustificare l’entità del risarcimento che ENI si è sempre detta dalle prime ore di-sposta a sostenere senza mai ipotizzarne l’importo. Una cifra che faccia quadrare i conti fra quanto ENI è disposta a dare e quanto il Comune disposto a ricevere. Quanto vale 1 litro di inquinamento da kerosene? 1.000, 2.000, 10.000 euro? Quanto valgono gli animali uccisi, i terreni e le acque avvelenate, la catena alimentare aggredita ed il rischio di danni alla salute a cui andiamo ed andremo incontro noi e i nostri figli? Quanto vale in kerosene un’economia che si poggia sull’agricoltura, sulla pesca e sul turismo? Oggi non sappiamo quale sarà l’entità del danno che verrà economicamente imputato ad ENI, sappiamo però che il nostro territorio, formalmente difeso da un serio e rigido regime vincolistico a partire dalla Riserva Naturale Statale Litorale Romano, è nei fatti attaccabile e quotidianamente attaccato e che per salvarlo e dargli un futuro non servirà affatto minimizzare, fare finta che la situazione sia sotto il controllo vigile di Comune, ARPA, Capitaneria, tutti Enti che per anni hanno ignorato il potenziale enorme pericolo di un impianto come quest’oleodotto che, solo negli ultimi due anni e solo nel tratto ricadente nel territorio di Fiumicino, ha registrato ben oltre 15 incidenti! Il 21 febbraio cercheremo di fare il punto della situazione, parleremo delle soluzione che l’Amministrazione avrà messo in campo, delle tutele poste a presidio permanente del territorio, del monitoraggio ambientale per il quale il Comune si è impegnato il 18 novembre scorso, di cosa possiamo fare insieme per non dimenticare cos’è successo e per evitare che c-ossa ripetersi. Con noi l’amico Riccardo Di Giuseppe Presidente dell’Associazione Programma Natura”