Da diversi giorni in riva al mare è salita la tensione. Nonostante l’Ati, così come concordato con la pubblica amministrazione, abbia previsto dal 6 giugno al 13 settembre “il potenziamento della raccolta differenziata nelle strutture balneari e negli esercizi commerciali situati sui 24 chilometri di costa”, il risultato è improvvisamente peggiorato un po’ per tutti. Molti i rifiuti che sono rimasti davanti agli stabilimenti proprio nei primi giorni di massima affluenza sulle spiagge. Perché se è aumentato il numero dei passaggi per il ritiro, la situazione sembra improvvisamente peggiorata? Perché si è iniziato ad applicare alla lettera il nuovo regolamento approvato dal consiglio comunale nell’aprile scorso che prevede novità sostanziali sulle modalità del prelievo. Le attività commerciali adesso hanno diritto a un quantitativo proporzionato alla superficie da loro occupata e questo per piccoli stabilimenti, in particolare i chioschi, si è tradotto in una drastica riduzione del volume ritirato. “Nessuno ci ha informato di queste novità e ora con la stagione cominciata siamo in totale emergenza”, dichiarano i gestori.
Così i sacchi si accumulano davanti agli ingressi delle strutture balneari o negli eco box e questo vale anche per gli stabilimenti più grandi visto che gli operatori hanno ricevuto indicazioni precise, non è possibile superare i limiti di carrellati indicati dal regolamento perché si potrebbero prefigurare addirittura gli estremi del “danno erariale”.  L’ennesimo braccio di ferro in corso che va in scena nel momento meno indicato della stagione, quello in cui i turisti finalmente arrivano sulle spiagge dopo un anno di letargo. Che ha fatto infuriare i balneari che hanno scritto un comunicato congiunto:”Con il presente comunicato le associazioni Assobalneari, Federbalneari e SIB, nelle persone dei rispettivi presidenti e a seguito del grave disservizio relativo alla raccolta dei rifiuti in atto da giorni presso le strutture balneari dei propri associati, esprimono tutto il proprio rammarico per la mancanza di comunicazione e di pronto intervento da parte dell’amministrazione comunale. Le stesse richiedono all’amministrazione che vengano adottati provvedimenti urgenti per risolvere il grave disagio arrecato attivandosi tempestivamente al fine di risolvere in maniera definitiva la problematica posta in questione”. Firmato dai rispettivi presidenti.
Aldilà dei toni moderati, la “guerra della monnezza” in riva al mare sembra appena cominciata.