il presidio di Fiumicino era ed è aperto sulle 24 ore. L’abitudine di chiamarlo “Pronto Soccorso” è ritenuto un rischio, perché potrebbe portare ad accompagnare presso quella struttura pazienti in pericolo di vita che possono essere salvati solo in un vero pronto soccorso dentro un ospedale”. Il Direttore dell’Area Cure Primarie e Continuità Assistenziale della Asl Roma D, dott.ssa Daniela Sgroi, aggiunge: “In base alle direttive del Piano Sanitario Nazionale, l’Azienda, dal 2006, ha avviato forme sempre più integrate di organizzazione sanitaria, quali i Nuclei di Cura Primarie. Si ribadisce che l’accesso a tali strutture è possibile 24 ore su 24, sette giorni su sette, per tutti i cittadini che hanno un problema di salute ma non sono in pericolo di vita e, quindi, non richiedono l’assistenza del Pronto Soccorso. I cittadini del territorio di Fiumicino possono accedere ai due Nuclei di Cura Primarie, presenti a  Fiumicino e a Fregene. Inoltre, nei Nuclei dei Cura Primarie, è possibile costruire un percorso di cura personalizzato e, qualora necessario, il cittadino può essere inviato al servizio di assistenza domiciliare territoriale e/o al servizio sociale del Municipio/Comune di riferimento. Assicurano, pertanto, una risposta immediata per i cosiddetti codici bianchi e verdi e una presa in carico più complessiva dei bisogni dell’utenza. Va inoltre sottolineato ancora una volta, a tutela della salute del cittadino e per sventare qualsiasi rischio per la vita del cittadino stesso, che un Pronto Soccorso non può esistere se non all’interno di un Dipartimento di Emergenza e Accettazione di un ospedale ed è impensabile proporne uno isolato all’interno di un nucleo abitativo, dove, invece, ha ragione di esistere il Nucleo di Cure Primarie“.