La Regione Lazio ha presentato la nuova legge sulla rigenerazione urbana, la n.7 del 2017 entrata in vigore il 17 luglio. Lo spirito della nuova legge si basa su una relazione virtuosa tra edilizia e paesaggio. Il modello di sviluppo basato sull’aggressione del suolo ha prodotto bruttezza, disagio sociale, profitto per pochi e pessime condizioni di vita per molti. La nuova legge mostra ora attenzione alla bioedilizia, alla staticità, all’antisismicità, il tutto con l’obiettivo di non consumare ulteriore suolo e a introdurre il riuso dei materiali frutto delle demolizioni. Un’idea di sviluppo basata sul rispetto del territorio, sulla capacità di produrre lavoro ed economie puntando su innovazione e sostenibilità.
“Questa legge – spiega Ezio Di Genesio Pagliuca, assessore all’Urbanistica del Comune di Fiumicino – riprende in parte il Piano casa, ma con delle differenze sostanziali”. La legge attribuisce un ruolo importante ai comuni nella pianificazione, per favorire interventi che contribuiscano migliorare la qualità urbana e la vivibilità dei quartieri mediante la realizzazione di nuove opere e servizi per i cittadini. I comuni, infatti, potranno individuare gli ambiti territoriali di riqualificazione e recupero edilizio e prevedere premialità per il rinnovo del patrimonio edilizio esistente, per le opere pubbliche e per le cessioni di aree aggiuntive.
“Entro l’anno – aggiunge Di Genesio Pagliuca – abbiamo intenzione di approvare la delibera che stabilirà le aree da includere e quelle da escludere da tale provvedimento. Questa delibera ci permetterà di riqualificare intere zone, per far capire faccio l’esempio di via dell’Aeroporto, dove si trovano numerosi fabbricati abbandonati. Ecco, questi potrebbero essere riconvertiti in strutture turistico-ricettive”.
Un altro punto cardine della rigenerazione urbana è quello legato alla “sicurezza e sostenibilità”. I consigli comunali potranno inserire negli strumenti urbanistici generali vigenti ampliamenti, a questi scopi, del 20% della volumetria o della superficie utile esistente degli edifici a destinazione residenziale, per un incremento massimo di 70 mq. I comuni, inoltre, potranno accordare sconti sugli oneri di urbanizzazione se gli interventi riguarderanno la prima casa.
“Questa nuova legge – sottolinea Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio – è un pilastro della fase legislativa della nostra Regione. In questi quattro anni stiamo realizzando quella che definirei una ‘rivoluzione gentile’. Una rivoluzione del Lazio basata sull’inesistenza di polemiche, di scontri, di voglia di apparire, basata invece, in primo luogo, su una forte solidarietà dell’alleanza di centrosinistra, una grande concretezza degli atti amministrativi e politici”.