Aperta fino al 29 agosto al Palazzo Reale di Milano, la mostra è incentrata su 25 scatti raccolti nel corso degli anni e arricchita da una serie di testimonianze di registi italiani e stranieri. Lo scatto dedicato a Fellini Bortoluzzi se l’è fatto prestare dal regista Marco Risi per inserirlo fra quelle che ha fotografato per una mostra originale e affettuosa dedicata ai protagonisti dotati di minor visibilità del mondo del cinema: i sedili. Si parte da quella di Monicelli, nato nel 1915 quando il cinema era muto, fino ad arrivare ai giorni nostri con i registi contemporanei e la scomparsa della pellicola a favore dell’era digitale. Al progetto hanno partecipato, tra gli altri, Tinto Brass, Francesca Comencini, Marco Tullio Giordana, James Ivory, Ken Loach, Daniele Luchetti, Carlo Mazzacurati, Mario Monicelli, Giuliano Montaldo, Ermanno Olmi, Ettore Scola. “Un giorno girovagando in una discarica mi sono imbattuto in una vecchia sedia da cinema sgangherata – ha spiegato Bortoluzzi – la trovavo affascinante, mi dispiaceva vederla lì abbandonata, chissà quanti film aveva visto e quante persone vi si erano sedute sopra. Così mi sono chiesto quante sedie come quelle erano sopravissute, ora che con le nuove normative antincendi e con l’avvento dei multisala tutto veniva rimodernato”. Una mostra, a ingresso gratuito, capace di raccontare in modo originale la storia del cinema del secolo scorso, prima tappa di una serie di appuntamenti che si terranno in Italia e all’estero, ed esempio perfetto di un evento culturale che si adatterebbe a meraviglia a Fregene o comunque a questo territorio. Sarà per un’altra volta.