Sarà quindi essenziale proporre i prodotti che sono l’anima della strada, in primis i vini, le due DOC  che, per amore del vero, al momento attuale non sono così presenti nelle carte dei nostri ristoranti. Perché? Molte le ragioni che hanno spinto i ristoratori a preferire i profumati trentini e friulani o gli amati campani e a volte con ragione. Ma la principale forse è la non conoscenza delle caratteristiche organolettiche di questi vini che, forse per un marketing non troppo incisivo o per realizzazioni non sempre felici, passano in secondo piano.Da puntualizzare che negli ultimi dieci anni sono cresciuti i produttori che sia nel nostro territorio, ma in generale nel Lazio, propongono vini ben fatti che non hanno nulla da invidiare ad altri più conosciuti, tanto da far parlare di “caso Lazio”. Ecco quindi poche ma determinanti indicazioni per cominciare a conoscere  DOC Tarquinia e DOC Cerveteri; non illustreremo confini e disciplinari, ma quelle caratteristiche che li rendono “nostri”, quindi assolutamente compatibili con la nostra cucina.Il Terroir. Sia Tarquinia che Cerveteri regalano il profumo del mare e della sapidità costiera, ma anche delle terre tufacee e la leggerezza della mineralità, il richiamo alla provenienza si percepisce sempre, la macchia maremmana con gli arbusti e le erbe aromatiche penetra nel bouquet, riportandoci alle colline della Tolfa, del viterbese e ai vicini laghi. Se il Tarquinia è più costiero, il Cerveteri è più terra.La realizzazione. Entrambe le DOC sono realizzate in tutte le versioni, dal bianco amabile o frizzante al rosso novello o rosato, perciò cominciamo a pensarli anche  per aperitivi, pasti veloci o accompagnamento di stuzzichini, presenteremo così una versione delle nostre Doc, quasi inedita. I Bianchi. I vitigni impiegati sono quelli profumati del Lazio con la Malvasia che avvolge per profumi dolci quasi aromatici, il Trebbiano per un bel corpo e altri vitigni bianchi migliorativi, lo Chardonnay che dona eleganza e frutto; i diversi produttori impiegano i vitigni con percentuali diverse, quindi grande scelta nel trovare la versione più vicina alle vostre preparazioni e al vostro gusto. In generale le gradazioni alcoliche sono contenute, li rendono adatti per un inizio pasto e per i primi; un ottimo abbinamento è quello con antipasti che prevedono la ricotta romana, i caprini molli, le frittate con erbe spontanee, in generale le preparazioni di pasta all’uovo, i gamberi crudi o i carpacci, i fritti vegetali, il risotto con i carciofi, considerando la sempre presente sapidità e il leggero amaricante del finale. Nelle versioni che impiegano anche l’uso del legno per l’affinamento, rendendoli più complessi, l’abbinamento è anche per i secondi piatti di pesce arrosto, o i classici della cucina marinara, la frittura di paranza, i calamari.I Rossi. Sangiovese, Montepulciano e Cesanese in entrambe le DOC per un insieme profumato di fiori e frutta rossa, sempre mineralità e sapidità ben espressa dove i vitigni migliorativi come il Merlot o Cabernet arricchiscono l’olfatto di spezie e note vegetali. Più potente il Cerveteri che riporta il tufo e l’argilla, nelle buonissime versioni anche con affinamento finale in legno, presentandoci un vino complesso e tipico che ben accompagna le carni maremmane, il castrato, ma anche l’abbacchio, le salsicce, i ragù e i formaggi caprini stagionati.Il Tarquinia, più costiero ed elegante, porta il mare e la macchia mediterranea nei profumi più minerali, rendendoli adatto a primi piatti con pomodoro come l’amatriciana,  osando anche una zuppa di mare con peperoncino, un coccio al pomodoro o un tonno alla siciliana, un palombo al sugo e poi saltimbocca, la classica pajata, gli insaccati laziali. Nella versione amabile, la crostata di visciole è perfetta.Al Vinitaly dal 3 a 7 Aprile a Verona, nel Padiglione del Lazio, proprio a ridosso del palco centrale, ci saranno ad accogliervi nello stand della Strada dei Vini delle Terre Etrusco Romane, le Aziende: Cantina di Torre In Pietra, Casale Cento Corvi, Cantina di Cerveteri, Cantina Tre Cancelli, Cantina Onorati, tutti lieti di farvi assaggiare le loro versioni.Chi ben comincia…