Nuova luce per la Parrocchia dell’Assunta. I vecchi vetri delle finestre sono stati sostituiti con quelli nuovi, ora artistici e colorati. E sopra l’apside celeste costellata di stelle d’argento, “alla maniera di Michelangelo”, risplende la colomba bianca dello Spirito Santo. Tutto questo è merito di Clito Morichetti, che non voleva farlo sapere. “Ho molti anni – racconta Clito – e per mantenere la mente in esercizio devo fare sempre qualche cosa. Nel 2002 a Roma nevicò e imbiancò la pineta Sacchetti. Era un quadro suggestivo e molto rami erano stato rotti dal peso della neve. Ma presto arrivò una squadra armata di scale, forbici, seghe meccaniche che, tempo sei giorni, avevano tagliato una grossa quantità di rami, quando invece era sufficiente solo tagliare quelli rotti dalla neve. Avvertii il capoccia, ma inutilmente e in un paio di giorni vennero asportati 800 quintali di legna. “Una sfoltita alla chioma ci vuole”, precisò il capoccia. Così diradata faceva pena, anche perché il pino non rigermoglia sui tagli, in quanto la resina copre le cellule dei nuovi germogli. Eravamo tutti dispiaciuti e arrabbiati. Una notte mi svegliai con un’idea: rifarò una pineta di quattrocento pini, come la Pineta Sacchetti. Fu dura ottenere i permessi; la circoscrizione e la Forestale erano d’accordo, mancava solo l’ok dell’Ente Roma natura, dove una spigolosa funzionaria mi avrebbe permesso di realizzare una lecceta invece di una pineta. Dovetti rinunciare ingiustamente. Alla fine mi detti pace pensando a mio nonno che diceva “chiusa una porta si apre un portone”. Così pensai alla Parrocchia da abbellire a Fregene. Iniziai a girare ansioso per i negozi del Vaticano, ma non riuscii a trovare nessuna Assunta. Telefonai anche a Venezia alla Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, ma il parroco Don Lino diceva che non c’era nessuna Assunta di quella misura (100×80). Aiutato dalla mia amica fortuna sono riuscito a farmi ingrandire la foto dell’Assunta da una tipografia dove portavo i miei progetti delle costruzioni, foto riportata dal libro di Vittorio Sgarbi. In questa occasione scoprii l’Assunta nel magnifico dipinto del Tiziano a Venezia. L’Assunta risplendeva con tutti i colori come fosse l’originale. Ritornai a casa con il prezioso involucro e lo distesi sul tavolo da disegno. Non smettevo più di ammirarla, tanto era bella. E scoprii anche che l’Assunta è la parrocchia di Fregene, ed è venuto spontaneo il mio amore verso la Chiesa. L’abbellimento della Parrocchia è avvenuto con il consenso del Parroco Don Antonio che voglio ringraziare”.