Ognuno deve fare il proprio lavoro. Quindi quando arrivano segnalazioni di questo tipo l’unica cosa che possiamo fare è quella di girarle agli “uffici competenti”. Alcuni lettori ci hanno segnalato quello che a loro è sembrato un piccolo scempio: la potatura dei lecci in via Portovenere all’altezza del civico n. 185. Non vogliamo sapere chi abita in quella via, tantomeno la ditta che ha fatto la potatura.
Ricordiamo solo la definizione di capitozzatura: “tagli a grossa sezione con asportazione di rilevanti branche che provocano un indebolimento generale dell’esemplare, la perdita del naturale portamento tipico della specie e la rottura dell’equilibrio chioma-apparato radicale con inizio di processi di decadimento”. Nell’interesse pubblico una potatura errata non solo risulta letale per la pianta, ma trasforma lo stesso esemplare in un potenziale pericolo per la collettività.
Potremmo farci i fatti nostri e non esporci a personali antipatie? Certamente sì, ma non è questo lo spirito con cui si fa questa professione. Quindi, senza sapere con chi abbiamo a che fare, pubblichiamo queste foto, se qualcuno ha sbagliato deve pagare, la decisione non spetta certo a noi ma agli esperti, in particolare alla pubblica amministrazione comunale, esiste un regolamento molto chiaro per le potature, se si tratta di “capitozzature” si proceda alle sanzioni.