È questo quanto afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio. “Vanno ascoltate le richieste dei cittadini – continua Parlati – la Regione Lazio e l’ENAC devono avviare una campagna di monitoraggio dell’inquinamento acustico con piani di risanamento che interrompano il bombardamento acustico al quale sono sottoposti coloro che abitano nell’intorno dell’aeroporto”. I dati a disposizione di Legambiente parlano chiaro: a fronte di un limite diurno di 55 db(A) per le zone residenziali sono stati rilevati valori pari a quasi il doppio: 101,7 decibel dB(A) di picco a Focene, 91,7 decibel di picco a Maccarese Trigolana, 95,7 decibel al campo sportivo di Paglialunga, 95,4 decibel in via della Muratella-Centro 20 e 88,0 decibel vicino all’istituto “Leonardo da Vinci”. Decolli e atterraggi, con il loro bel fracasso, sono “all’ordine del minuto” nel più grande aeroporto italiano: nel tranquillo lunedì 26 luglio nel quale è stato svolto il monitoraggio, sono stati 884 i “movimenti” (dei quali 459 decolli e 425 atterraggi). A seguito del monitoraggio realizzato, i comitati hanno inviato alla Presidenza della Giunta Polverini 2.500 firme di una petizione che chiede, tra l’altro, di avviare una campagna di monitoraggio ambientale ed epidemiologico, dar vita a una valutazione dei livelli d’inquinamento acustico, iniziare la discussione per la realizzazione di un piano di trasporto regionale integrato, predisporre un piano del trasporto aereo regionale e aprire un tavolo “interistituzionale e partecipato”.