Li abbiamo incontrati quando, al Teatro Traiano di Fiumicino, hanno presentato il loro spettacolo “Sketch & Soda”, “gli sketch…con la soda” appunto, come hanno ironicamente spiegato i due attori. Difficile rimanere seri, non ridere, non divertirsi. Ad ogni domanda una battuta, una risposta ironica, dissacrante, esilarante.  Allora, chi di voi due è Lillo e chi Greg?Io sono Lillo. Io sono Greg. Scrivi proprio così, “io sono Lillo e io sono Greg”, viene bene, è fichissimo….ahahahah!Il più simpatico?Greg: Beh, Lillo!Lillo: Siamo entrambi simpatici, lo siamo diventati perchè per motivi di timidezza non beccavamo tante donne. In realtà se fossimo nati belli saremmo stati molto antipatici.G: Poi abbiamo visto che essere simpatici ci fruttava anche soldi e allora…Il più creativo?L: Io sono più pigro di lui, ho bisogno della scadenza, lui invece crea anche senza aspettare un termine, è questa la differenza.Il più stronzo?L: In realtà siamo stronzissimi. Siamo gretti e meschini nell’animo, poi facciamo i simpatici perché ci rende.G: La nostra simpatia è solo di facciata.Il più bello?L: Beh, tra tutti e due insomma…lui almeno ha un certo fisico, io sono pure basso per cui non so, fate voi.Perché piacciono tanto Lillo e Greg?L: Parli sempre fisicamente? No, beh allora…Facciamo un tipo di umorismo che è poco praticato in Italia, per cui abbiamo una fetta di pubblico che ci segue perchè ha solo noi e pochissimi altri. Se fossimo stati in Inghilterra o in America avremmo avuto molti altri concorrenti.G: I pro e i contro sono proprio questi, la concorrenza che avremmo trovato altrove sarebbe stata uno stimolo. Saremmo stati o fra i tanti del calderone o avremmo ottenuto un successo più importante. Qui in Italia siamo sempre un po’ a galla.È vero che il vostro sodalizio nasce da un ricatto?L: Io so delle cose di lui e lui sa delle cose di me che teniamo segrete. Se un giorno uno di noi se ne volesse andare, l’altro denuncerebbe certi fatti.G: Ci sono dei reati che quando per uno dei due cadranno in prescrizione l’altro rimarrà fregato.Il vostro successo nasce da una delusione professionale, il fallimento della casa editrice Acme di Roma, per la quale disegnavate fumetti comici…L: La nascita dei “Latte e i suoi derivati” è dovuta al fallimento di una rivista per la quale eravamo direttori artistici. Ci siamo messi a suonare perché le 50 mila lire di una serata ci facevano comodo, eravamo scannati. Poi le cose sono andate bene per fortuna.Il personaggio dei fumetti che avreste voluto inventare?G: Tutti i Peanuts: Linus, Charlie Brown e company.L: Io B.C., Before Christ, una striscia americana che andava molto forte quando ero bambino, un caposaldo del fumetto. L’autore è Johnny Hart.  Milo Manara o Andrea Pazienza?G: Nessuno dei due.L: Per me Andrea Pazienza.Gli eroi Marvel o i manga giapponesi?L: Eroi Marvel.G. È come se dici i Marvel o il travertino. I Marvel sono fumetti, i manga non so cosa siano, degli sgorbi…non riesco a considerarli. Musica: Beatles o Rolling Stones?L: Per me Rolling Stones.G: Beatles.La canzone della vostra vita?G: “God only knows” dei Beach Boys.L: Per me “Mr Sandman”, una canzone vecchissima.Il film che vi fa ridere anche dopo averlo visto cento volte.G: Frankenstein Junior.L: Hollywood Party.L’icona pop per eccellenza?L: Per me i Rolling Stones.G: Per me la Coca Cola. L’ho trovata nel Chiapas, in Messico, l’ho trovata in Tanzania vicino ai Wasabi. È più facile far ridere con una canzone, in tv, in radio o con un fumetto?L: Non esiste una regola secondo me. Può essere facile o difficile in tutti i casi, dipende da come sei ispirato.Fra tutti i media con i quali vi confrontate, quale scegliereste?G: La musica.L: Direi la radio per ciò che riguarda la resa, ma il teatro, il live, è quello che dà maggiore soddisfazione personale.Cosa fa ridere Lillo e Greg?G: Il surreale, l’assurdo della quotidianità. L’aspetto gretto e meschino delle persone che emerge quando vengono scoperti gli altarini.  Mai stati a Fregene? L: Si certo, per un periodo ho anche cercato casa, però mamma mia…Costano troppo?L: Mi aspettavo meno. Nel senso si ok, d’estate c’è il mare, ma d’inverno che fai qua…