A mio
parere vale la pena di prestare attenzione alle tante situazioni pericolose
prima ancora che l’incidente grave si incarichi di renderle evidenti.
È il
caso di farlo specie dove le circostanze oggettive subiscono mutamenti
significativi, idonei a rendere critiche condizioni prima meno pericolose. È
questo il caso dell’incrocio tra Viale Maria e il raccordo Autostrada –
Maccarese. Questo incrocio è pressoché invisibile per chi percorra Viale Maria
verso Maccarese, provenendo dalla spiaggia; per chi proviene dall’Autostrada
l’incrocio è poco visibile. I mutamenti riguardano il notevolissimo aumento del
traffico su Viale Maria, dovuto allo sviluppo del Lido di Maccarese e
ultimamente all’apertura dl ponte sull’Arrone verso Passoscuro. La pericolosità
dell’incrocio, evidente per chi lo guardi con attenzione, è resa
critica da due cause di pericolo facilmente emendabili: la invisibilità per chi
percorre Viale Maria e l’impossibilità di vedere il traffico del Viale stesso
per chi ‘sbuchi’ dal raccordo dell’Autostrada, pur se rispettoso dello STOP
opportunamente posto al termine del raccordo stesso. Ambedue gli elementi
di pericolo dovrebbero essere eliminati con urgenza, prima dell’imminente
stagione estiva. Ad eliminare il primo, occorre installare un lampeggiante che
renda evidente l’incrocio, nonché strisce di rallentamento per il traffico di
Viale Maria, che tende ad essere troppo veloce. Per eliminare il secondo
occorre migliorare la visibilità per chi proviene dall’Autostrada, intervenendo,
verso la destra di chi è fermo allo STOP, con lo spostamento in luogo meno
inopportuno dei cassonetti AMA che sono stati ubicati a poca distanza
dall’incrocio senza alcuna considerazione degli effetti gravemente negativi
sullo stesso; verso sinistra, limitando drasticamente la possibilità di
parcheggio in vicinanza dell’incrocio almeno entro la prescritta distanza di dieci
metri. Quest’ultimo punto riguarda in particolare un ben
strano ‘Parcheggio privato’ sorto – a qual titolo mal si comprende – innanzi ad
un edificio recentemente restaurato. Sono interventi semplici, più semplici che
trasportare all’ospedale e curare i protagonisti di un probabile incidente. Se
ne occuperà tempestivamente la nostra nuova Amministrazione? Me lo auguro
e, con l’occasione, segnalo gli aspetti che sembrano meno risolvibili, quali
quelli che riguardano la mobilità dei pedoni e delle biciclette: dal
bell’edificio restaurato usciranno solo persone in SUV?

Leonardo Rotundi