Come l’aria che si respira che non si nota più di tanto, ma senza la quale non si può stare. Del resto quei pini sono un caso unico, proprio all’ingresso del centro balneare, non esiste un luogo che ha come centro civico una foresta secolare. Eppure il rischio di passare i prossimi anni senza è tutt’altro che infondato. La maggior parte dei pini sono da abbattere, non perché malati ma perché già morti. Esteriormente sembrano sani ma nel tronco sono andati, marci, pericolanti. Così il Consorzio Fregene Sicura, il Club Motori d’Altri Tempi e Qui Fregene hanno deciso di provare a dare una mano. Come? Con lo slogan “Piantala”, si vuole dare una spinta per compiere una piccola grande azione in favore della ripiantumazione della pineta. Perché se il simbolo di Fregene non sta attraversando un ottimo periodo di salute, a tutt’oggi non si capisce come e in che tempi si potrà uscire da questa situazione. Ecco perché è partita l’iniziativa “Adotta un pino”. L’intento è quello di stimolare tutti quei cittadini che hanno a cuore il presente e il futuro della località, attraverso una raccolta di fondi necessaria all’acquisto di piante giovani e sane. Nel 1666 fu Papa Clemente IX a disporre la messa a dimora della pineta, poi divenuta monumentale, per la difesa dei campi coltivati dai venti marini e per rendere salubre il terreno acquitrinoso circostante. Quel papa ha lasciato ai posteri un incommensurabile regalo, eppure, nonostante l’età avanzata degli alberi, nessuno ha provveduto negli ultimi decenni a sostituirli e tanto meno a curarli. Fino ad arrivare ai mesi scorsi quando è stata dapprima chiusa al pubblico e successivamente, per mettere in sicurezza i viali principali, sono stati tagliati diversi alberi. Esemplari che in alcuni casi avevano più di 200 anni. Una decisione dolorosa, ma inevitabile dato che il crollo di un albero di quelle dimensioni su una strada molto frequentata, come lo sono viale della Pineta e viale Castellammare, avrebbe potuto mettere a repentaglio delle vite umane. E per evitare la scomparsa definitiva del parco si vuole ora intervenire prima che sia troppo tardi. Il Consorzio Fregene Sicura si è anche rivolto direttamente al Sindaco di Fiumicino Mario Canapini, attraverso una lettera, ha invitato l’amministrazione a darsi da fare. E certamente è dal Comune che deve essere pianificato e finanziato l’intervento. Ma anche i cittadini possono dare una mano, la loro mobilitazione sarebbe lo stimolo più grande per chi guida la macchina amministrativa ai vari livelli degli enti locali. Salvare la pineta è l’obiettivo numero uno. E solo trovando la collaborazione di tutti che potrà rinascere permettendo a Fregene di avere ancora un ruolo da protagonista nel prossimo futuro. L’obiettivo è a portata di mano, ora bisogna crederci.