In questi ultimi giorni la presenza delle mosche è diventata insopportabile. A Fregene come a Maccarese è impossibile stare all’aperto o in giardino. Nuvole di mosche ricoprono ogni centimetro quadrato di pelle. Non si tratta delle solite mosche ma di un tipo diverso, più piccolo e se possibile più fastidioso, capace di infilarsi nel naso, nelle orecchie, ovunque. Tante persone ci hanno segnalato il problema che viviamo tutti quotidianamente. Abbiamo cercato di capire se c’è qualche motivo specifico che potrebbe aver provocato questa invasione chiedendo a giardinieri, agricoltori, naturalisti. Al momento non ci sono risposte, sono state fatte solo delle ipotesi, le riportiamo così come ce l’hanno presentate.
Gli agricoltori, almeno i più organizzati, escludono concimazioni recenti: “Nei nostri campi stanno spuntando le piante e la preparazione è avvenuta tempo fa”, assicurano. Del resto allora il problema avrebbe dovuto manifestarsi ogni anno in questo periodo se ci fosse stato un rapporto tra i campi e le mosche.
“Che ci sia qualche campo isolato su cui è stata distribuita la Pollina (un concime derivante dalle deiezioni degli allevamenti avicoli) che può generare qualche problema?”, ipotizza un giardiniere che a fine luglio ha visto scaricare quel concime sui terreni in via della Veneziana.  Ma le mosche si trovano ovunque, anche a Maccarese, molto lontano da via della Veneziana. “Potrebbe essere anche  il compost che viene sparso sui campi della Maccarese”, aggiunge un altro. Anche qui stessa obiezione, perché proprio quest’anno visto che il compost viene utilizzato da molto tempo con quelle modalità?
“Si tratta di capire se è un caso locale o più generale – afferma Riccardo Di Giuseppe, naturalista e responsabile delle Oasi del WWF – stiamo facendo delle ricerche per capire le cause di questo fenomeno che indubbiamente c’è”.
Intanto l’invasione rimane e l’unico sistema per evitare le mosche è quello di starsene rintanati in casa oppure sulla riva del mare.