Come scegliere un kit di videosorveglianza

La scelta del kit di videosorveglianza destinato a proteggere una casa, un ufficio, un magazzino o qualsiasi altro edificio merita di essere ponderata con la massima attenzione: è solo tenendo conto delle esigenze che si desidera soddisfare che si può essere certi di garantire alla proprietà da tutelare un livello di sicurezza adeguato. Nessun particolare può essere lasciato al caso: è importante, per esempio, prendere in considerazione le condizioni di illuminazione degli ambienti esterni. In presenza di una zona poco illuminata, infatti, è lecito attendersi una maggiore attenzione da parte dei malintenzionati: in tal caso ci può essere bisogno di una ip camera a infrarossi. Con una telecamera per la visione notturna, anche nel buio poù totale è possibile scattare foto o registrare video: si tratta, quindi, di un dispositivo a cui vale la pena di ricorrere in aree che potrebbero essere monitorate in altro modo con molte difficoltà.

Il raggio di azione

La pagina https://allarmiwireless.net/shop/58-kit-videosorveglianza-ip-4-canali riporta un esempio di kit di videosorveglianza a cui si può ricorrere per proteggere la propria abitazione. Le proposte sul mercato sono molteplici, ma uno degli elementi di cui non ci si può dimenticare è il raggio di azione, che incide in modo significativo sulle prestazioni offerte. Esso dipende in modo particolare dall’obiettivo della telecamera e dalle sue dimensioni: ecco perché la lunghezza focale coperta dall’obiettivo è tra i parametri da verificare in vista di un acquisto. Più un sensore di immagine è grande e più luce lascia entrare nelle immagini: così le scene registrate possono beneficiare di una visione migliore e più ampia. Per avere un’idea delle performance garantite, è sufficiente sapere che un obiettivo molto nitido se collocato in un angolo di una stanza permette di vedere la quasi totalità del locale, mentre un obiettivo meno efficace consente di beneficiare di un angolo di visione parziale.

La risoluzione e la visualizzazione remota

Dovendo scegliere tra più kit di videosorveglianza da esterno, è bene capire di che tipo di risoluzione si potrebbe aver bisogno. Per un sistema di videosorveglianza da interno wifi la risoluzione a 550 linee tv è considerata più che sufficiente per assicurare il monitoraggio di una singola area, mentre per distanze superiori si può optare per una ip camera ad alta risoluzione che copra l’intero campo visivo. Per visualizzare i filmati che sono stati realizzati dal sistema, invece, le modalità di fruizione variano a seconda del kit: il consiglio è quello di leggere con cura le indicazioni riportate sul manuale di istruzioni. Sempre più spesso, per altro, i produttori del settore mettono a disposizione applicazioni che consentono di osservare le immagini riprese non solo sul computer, ma addirittura sullo smartphone o sul tablet, ovviamente a condizione di poter contare su una connessione a Internet ad alta velocità.

Le ip camera

Optando per le ip camera, va tenuto presente che le soluzioni di sorveglianza cambiano in funzione delle dimensioni e della disposizione della proprietà da tenere sotto controllo. Con una, due o al massimo tre camere ip è possibile riscontrare eventuali attività sospette, rilevare i tentativi di furto, individuare gli intrusi e i malintenzionati ma anche controllare l’attività di costruzione di edifici. Per le piccole imprese, comunque, è necessario aumentare il numero di telecamere, con un kit di sicurezza più nutrito che si può rivelare utile, tra l’altro, per risolvere possibili controversie. Non solo: vi si può ricorrere per prevenire e contrastare gli eventuali furti dei dipendenti, verificando se nei registratori vengono digitati importi errati, o per visualizzare modelli di acquisto, così da comprendere in quali posizioni la merce risulta più attraente. Per le grandi attività, infine, il numero di telecamere necessarie è ancora più elevato, nell’ordine delle decine.