Quando è meglio scegliere una scala retrattile motorizzata oppure una manuale

In alcune abitazioni è possibile sfruttare la pendenza del tetto o la grande altezza dei soffitti per ricavare degli spazi accessori estremamente utili per riporre mobili in disuso, scatoloni con libri, addobbi natalizi, valigie, sci o qualsiasi altra cosa non abbia necessità di essere utilizzata frequentemente. Può accadere che questo spazio sia ricavabile in modo relativamente semplice sfruttando la struttura esistente senza grandissime opere murarie, ma più complesso potrebbe rivelarsi creare un accesso comodo e poco ingombrante. Questi vani accessori, che ottimizzano al millimetro le dimensioni della casa, magari non hanno alcuna possibilità di essere raggiunti tramite una normale scala fissa, sia essa in muratura, in ferro oppure in legno. Escludendo l’opzione di una scala a pioli, molto scomoda e talvolta poco sicura come anche la classica scala a libretto, pesante da muovere e ingombrante da riporre, esiste la valida alternativa della scala retrattile.

La scala retrattile per raggiungere i vani accessori

Questa tipologia di scala è perfetta per raggiungere qualsiasi vano in modo comodo e sicuro senza rischiare di cadere e senza dover compiere laboriose operazioni. È una scala leggerissima che si aziona facilmente sia per essere aperta sia per essere chiusa ed inoltre, anche se apparentemente può sembrare esile, è molto resistente e solida. Quando si ha un soppalco calpestabile di questo tipo, che sia un sottotetto o una soffitta, basta aprire una botola nel pavimento dove montare la scala ed il gioco è fatto. Una soluzione che è salvaspazio all’interno della stanza di servizio perché in questo modo viene sfruttata tutta la superficie utile del pavimento ad eccezione del buco d’ingresso. Salvaspazio lo è anche all’esterno di essa perché restringe in pochi metri quadrati lo spazio di manovra e di accesso. Accesso che, nella quotidianità, resta sgombro dalla scala e pertanto può essere normalmente utilizzato in corrispondenza di un corridoio, che si trovi su un pianerottolo o in un vano scala. Le scale retrattili sono una tipologia di scala che da noi potrebbe sembrare poco diffusa, mentre è da tantissimi anni un must nelle tipiche case americane con un sottotetto praticabile. La loro struttura a forbice permette di farle richiudere su se stesse in pochissimo spazio che va ad integrarsi perfettamente nello spessore del solaio. Nella maggior parte dei modelli in commercio, come ad esempio quelli distribuiti dal marchio Fontanotshop, la scala è venduta già pre assemblata all’interno del proprio cassonetto, in modo da rendere il montaggio molto più semplice e veloce.

Le scale retrattili a scomparsa

A conferma del fatto che la scala retrattile è più vicina alla nostra tradizione di quanto si pensi, basta andare con la memoria al passato delle nostre abitazioni rurali su due livelli. In esse non è raro trovare esempi di sottotetto che, per mancanza di coibentazione termica, venivano utilizzati come spazi accessori di deposito. Per ragioni di costo e di praticità, per raggiungere tali vani non abitativi spesso era presente una semplice scala removibile da nascondere quando non necessaria. La scala retrattile moderna altro non è dunque che una versione aggiornata di questo stesso concetto già diffuso da moltissimi anni nelle nostre campagne. Dal punto di vista concettuale, la scala retrattile a scomparsa consiste in un sistema di collegamento verticale che permette di avere accesso ad un altro ambiente interno o esterno senza l’obbligo di un ingombro fisso. La scala trova spazio all’interno della botola ricavata nel soffitto, la cui grandezza varia a seconda delle esigenze. Tra i modelli retrattili manuali, esistono attualmente sul mercato differenti modelli tra i quali possono essere incluse le scale a fisarmonica, quelle a forbice, quelle con scalini in legno o in metallo, quelle dritte sezionali o lineari ed infine le ignifughe.

Gli elementi che compongono una scala retrattile salvaspazio

Normalmente le scale di questo tipo sono realizzate in acciaio stampato o alluminio pressofuso nella parte strutturale richiudibile a pantografo e con gradini e leve in lamiera. I gradini possono essere lasciati al naturale oppure rivestiti in morbida moquette. Può esserci un unico corrimano telescopico per appoggiarsi durante la salita o la discesa su un unico lato oppure su entrambi i lati della scala. Inoltre è necessario predisporre un paio di maniglioni di sbarco superiori. La scala è abitualmente dotata di un cassonetto in acciaio stampato dello spessore di circa 1,2 millimetri e di una serratura con cricchetto in ferro montata direttamente nel pannello che può essere in multistrato rivestito con materiale isolante termico ed acustico con uno spessore che può variare tra i 14 ed i 16 millimetri. La scala retrattile può essere montata su normali solai spessi dai 18 ai 28 cm e necessita di un ingombro che può variare dalle botole più piccole di 80 x 50 cm fino a le più grandi da 110 x 70.

Le scale retrattili manuali

La versione più semplice della scala retrattile è quella ad apertura manuale mediante un bastone apriscala, normalmente in dotazione. Con un semplice gesto si apre contemporaneamente la botola di accesso e si fa scendere la scala pieghevole. Il sistema manuale, oltre ad un risparmio economico, ha il vantaggio di garantire alla fase di apertura e chiusura una notevole solidità dell’impianto ed un buon bilanciamento generale della struttura. Chiaramente lo svantaggio è che è necessario avere entrambe le mani libere per poter compiere l’intera procedura e disporre di una certa forza, nonostante i modelli moderni siano talmente leggeri che possono essere azionati con un relativa semplicità.

La scelta di un modello motorizzato

Nei modelli più evoluti, è possibile azionare l’apertura e la chiusura della scala grazie ad un motore elettrico normalmente da 230v tramite il proprio telecomando in dotazione. Il vantaggio di questo sistema è che basta ovviamente un dito per far scendere la scala e riporla comodamente. Per chi fosse scettico verso la domotica e qualsiasi tipo di dispositivo elettrico in casa, è bene sapere che nel caso in cui dovesse mancare la corrente, la scala è azionabile comunque in modalità manuale con un bastone apriscala. L’unico svantaggio di questo sistema è che, in spazi molto piccoli, quando per esempio il foro di apertura della botola è minore di 70 cm, la centralina elettrica deve essere necessariamente montata all’esterno del pannello anziché all’interno di esso come normalmente viene effettuato. Rispetto al modello manuale inoltre ha naturalmente un costo maggiore.

Altre varianti di scala retrattile

Un’alternativa alla classica scala retrattile a soffitto è rappresentata dal sistema di scomparsa a parete: può capitare infatti che le esigenze progettuali richiedano che la salita avvenga attraverso un varco nel muro piuttosto che nel solaio orizzontale, come avviene nella gran parte dei casi. Spesso questa tipologia di intervento è utilizzata in accessi a terrazzi esterni all’interno dell’abitazione. Un altro modello presente in commercio – per esempio nel catalogo proposto dal brand Fontanotshop – è quello delle scale retrattili in legno anziché in acciaio: questo tipo di struttura è una variante molto elegante soprattutto adatta a contesti rurali o montani. Analoga alla versione metallica, anche questa tipologia è realizzata secondo tutte le norme di sicurezza richieste, normalmente è sezionabile in tre o quattro parti ed è dotata di botola isolante ed ignifuga, cerniere, gradini con tacche antiscivolamento e piedini in materiale plastico.