Sigarette elettroniche: guida alla scelta dell’atomizzatore

Continua a proliferare la moda delle sigarette elettroniche, un prodotto che ha vissuto di alti e bassi soprattutto negli ultimi mesi, tra nuove legge e introduzione di tasse, ma sul quale sempre più i fumatori decidono di puntare.
È parere di molti che ormai anche le e-cigarettes siano passate sotto il controllo dei Monopolio di Stato proprio come accade per le sigarette tradizionali. Malgrado ciò le richieste sul mercato continuano ad arrivare. E allora vediamo come scegliere la sigaretta elettronica da acquistare, soprattutto in riferimento ad una delle parti più importanti: l’atomizzatore.

Nulla a che vedere con la fisica, quando si parla di questo strumento si fa riferimento a quello strumento che consente di vaporizzare il liquido nelle e-cigarettes. Se si volessero fornire consigli per scegliere un atomizzatore bisognerebbe necessariamente partire da una divisione in macro aree: questi strumenti possono infatti essere rigenerabili e non rigenerabili.

A loro volta queste due categorie sono suddivise in atomizzatori da guancia e atomizzatori da polmone a seconda del ‘tiro’ che si desidera. Quale che sia il prodotto scelto c’è un assunto che vale per tutti: le sigarette elettroniche necessitano di manutenzione. Di conseguenza l’atomizzatore andrebbe sostituito mediamente ogni 15/20 giorni, a seconda di quanto si fuma.

Niente di cui preoccuparsi troppo perché, conti alla mano, la spesa cui si va incontro per gli atomizzatori unita a quella dell’acquisto dei liquidi (da aggiungere poi l’acquisto della sigaretta elettronica che è una spesa una tantum) è ancora inferiore rispetto a quella che deve sobbarcarsi un fumatore ‘medio’ di sigarette tradizionali. Inoltre un vaporizzatore può anche essere rigenerato andando così ad evitare la spesa di un nuovo acquisto.
Un atomizzatore poi può differenziarsi dagli altri anche per le dimensioni: quelli da polmone sono leggermente più grandi (si parla di millimetri) rispetto a quelli da guancia. Da valutare poi in fase di scelta anche le dimensioni dei fori dell’aria così d avere un’idea di quella che sarà l’ariosità di quel prodotto.

Da ricordare poi che gli atomizzatori sono i responsabili della resistenza che, scaldandosi, vaporizza il liquido della sigaretta; in base alla resistenza che si trova nell’atomizzatore si avranno performance differenti anche in termini di aroma. In sostanza dalla scelta del vaporizzatore da utilizzare sulla nostra e-cigarette dipenderà molto del risultato finale della nostra ‘svapata’. La scelta è quindi un passaggio che non può assolutamente essere preso sottogamba e come sempre in questi casi, meglio puntare sulla qualità piuttosto che non su prodotti low cost.