Tavolo da pranzo: l’importanza della comodità

Esistono di legno, di vetro, tondi, rettangolari e delle più disparate dimensioni. Parliamo dei tavoli da mettere nella zona pranzo, elementi fondamentali per fare una buona pausa dallo stress giornaliero magari davanti ad un piatto caldo. La scelta del tavolo è chiaramente personale e varia in base soprattutto alla composizione della casa: salvaguardare gli spazi senza però, perdere nulla dal punto di vista dell’estetica, è l’arduo compito che tutti cercano di assolvere al meglio per la propria abitazione.

In questo articolo proveremo a fare una piccola carrellata di tutte quelle componenti che vanno a determinare la scelta finale, e consigliamo di consultare la pagina web https://www.cappellini.it/it/prodotti/tavoli-e-tavolini per farci un’idea più dettagliata a riguardo.

I principali aspetti da considerare: spazi e dimensioni

Quando si deve arredare una casa sarebbe sempre meglio non farsi prendere dall’ansia e dalla fretta di completare subito l’opera. Un errore in questo senso infatti potrebbe costarci caro in termini di tempo ed energie da investire per un eventuale ulteriore intervento. Nel caso del tavolo ad esempio, la prima cosa da fare è prestare molta attenzione a due aspetti a cui abbiamo accennato in precedenza: le dimensioni e lo spazio che abbiamo a disposizione. Le due cose vanno a braccetto, e l’una può essere in grado di determinare automaticamente l’altra.

Entrando più nello specifico, dobbiamo iniziare col dire che l’altezza di base dal pavimento al piano del tavolo deve essere compresa in un massimo di 70-75 cm., in modo da rendere agevole ogni “manovra” da parte di chi l’utilizza. Per quanto riguarda la larghezza, diciamo che ci si dovrebbe attestare attorno agli 80 cm. di superficie, anche qui per concedere molta libertà di azione e garantire la giusta comodità. Infine la lunghezza, in cui è importante considerare un margine di circa 60. cm per avere il massimo del comfort nelle relazioni tra commensali.

Detto delle dimensioni, passiamo allo spazio. Chiaramente qui il discorso dovrebbe essere funzionale ai movimenti da fare all’interno dell’ambiente che ospita il tavolo. Avere un tavolo “ad incastro” è sconsigliato perché limiterebbe troppo i movimenti. Tra tavolo e parete sarebbe ideale avere un margine di circa 70-80 cm, mentre tra il tavolo e la zona di passaggio lo spazio dovrebbe essere sicuramente superiore ai 100 cm.

Dopo la funzionalità, ecco la parte estetica

Dopo aver preso le misure ed essere dunque sicuri di quale scelte poter fare per rispettare tutti gli spazi a disposizione, ci si può finalmente concentrare sull’aspetto che, soprattutto le donne, amano curare con maggiore attenzione. Parliamo del lato più strettamente estetico della faccenda, e cioè quello che comprende sia la scelta della forma che quella dei materiali.

Per quanto riguarda la forma, va detto che anche questa è “coinvolta” in un discorso di spazi disponibili. Questo perché chiaramente c’è una bella differenza tra un tavolo tondo ed uno rettangolare. Va aggiunto però che la composizione della casa e gli altri mobili di arredamento giocano un ruolo fondamentale nella scelta della forma, poiché è sempre preferibile avere un tavolo che si sposi bene con gli altri oggetti per formare un bell’ambiente. Il tavolo tondo forse ha un taglio più “informale”, ma rischia di occupare più spazio soprattutto per le sedie, mentre il tavolo rettangolare è più standard in questo senso.

Per quanto riguarda i materiali invece, la distinzione netta è tra cristallo e legno. Il cristallo può conferire un’immagine migliore ma ha bisogno di maggiore per cura per via della fragilità (graffi, segni e ombre) che presenta, mentre il legno (di cui esistono diversi tipi) ha una manutenzione più agevole ed è più affine ad una gamma più ampia di ambienti.