Potrebbe arrivare dalle immagini del sistema di videosorveglianza di diverse banche la svolta alle indagini per dare un volto a chi, dopo la scomparsa di Fabio detto ”Lupo”, soprannome dell’operaio trovato ucciso, ha continuato a prelevare soldi dal suo conto in banca. I carabinieri hanno individuato gli sportelli degli istituti (sul litorale ma anche a Roma) nei quali sono stati effettuati i prelievi e stanno passando al setaccio le immagini dei sistemi di monitoraggio video.
Prosegue intanto la raccolta delle testimonianze di colleghi, amici e parenti sugli ultimi giorni di vita. Particolare attenzione viene data alle indicazioni che arrivano da Simona, la convivente di Lorenzon. Gli inquirenti confrontando le dichiarazioni pervenute da diverse fonti hanno riscontrato contraddizioni su cui si sta scavando alla ricerca di chiarezza. Fondamentali potrebbero rivelarsi anche i tabulati del cellulare della vittima e le tracce sui suoi spostamenti. Ulteriori dettagli sulle modalità di uccisione sono attese anche dall’autopsia che verrà avviata oggi all’istituto di medicina legale della Sapienza. (Il Messaggero, Giulio Mancini)