“L’istituzione del consiglio tributario, previsto dalla legge 78 del 2010 per i comuni superiori ai cinquemila abitanti è – sottolinea Michela Califano -, un importantissimo strumento per la lotta all’evasione fiscale di cui il Comune di Fiumicino non si è ancora dotato. La partecipazione degli enti all’accertamento dei tributi erariali è già oggetto di varie normative dello Stato. La 78 del 2010 prevede incentivi economici del 33 per cento per le amministrazioni che contribuiscono all’accertamento di maggiori gettiti erariali e al recupero delle evasioni contributive. Tetto che con l’introduzione del cosiddetto federalismo fiscale può salire fino al 50 per cento e con la 138 dell’agosto 2011 al cento per cento a condizione che il comune istituisca il Consiglio tributario entro il 31 dicembre 2011”.  Ambiti tipici per la partecipazione comunale all’accertamento sono: il commercio e l’evasione fiscale, l’urbanistica, la lottizzazione abusiva, la mancata dichiarazione di plusvalenze da cessione di aree fabbricabili o da vendite di fabbricati che non producono redditi o da demolire; proprietà edilizie e patrimoni immobiliare; omessa dichiarazione di Ici o Tarsu. Residenze fittizie all’estero. “Alla luce dei continui tagli che hanno eroso la capacità di spesa dei comuni prevedendo riduzioni sempre più consistenti ai trasferimenti statali e alle risorse sostitutive assegnate in applicazione del federalismo fiscale – spiega Michela Califano – il Pd chiede l’istituzione entro il 31 dicembre del consiglio tributario. Strumento in grado di intraprendere un’azione realmente celere, efficace e senza oneri aggiuntivi per il bilancio comunale di contrasto all’evasione”.  Il documento chiede anche garanzie per la partecipazione al consiglio tributario di tutti i funzionari comunali responsabili degli ambiti di intervento individuati dall’agenzia dell’entrate e una rappresentanza di cittadini; e l’invito alle sedute automatico ai rappresentanti dell’agenzia delle entrate, dell’agenzia del territorio, della guardia di finanza e dell’inps, “la cui collaborazione – conclude il capogruppo Pd – è fondamentale per l’individuazione di specifici filoni di evasione”.