“In queste settimane si sta profilando un ennesimo progetto che porterà altro cemento a Fregene, una località che negli ultimi anni ha già pagato un prezzo altissimo in termini di consumo di suolo. Stiamo parlando del progetto di “Realizzazione del nuovo Lungomare di Fregene”, un nome molto poetico che nasconde invece una colata di cemento sul lungomare, in particolare nell’ultimo tratto di macchia mediterranea rimasto a Fregene, quello compreso tra Via La Plaia e Via Gabicce a

Mare. Un progetto che prevede l’eliminazione dell’intera zona di macchia per sostituirla con edilizia, residenziale e non. Ciò comporterebbe un danno ambientale e di immagine enorme per Fregene, che è ormai da anni vittima della speculazione edilizia col beneplacito dell’Amministrazione Comunale. E’ sotto gli occhi di tutti la moltiplicazione di nuove costruzioni in tutta la città, andando a coprire le ormai

sempre meno aree verdi rimanenti. Come Movimento 5 Stelle mettiamo al primo posto sempre la tutela dell’ambiente e del territorio, e non permetteremo che l’ennesima cementificazione vada a distruggere quel poco di patrimonio naturale che rimane a Fregene. La misura della gravità si può evincere anche dal fatto che tutta l’operazione stia passando in sordina, senza annunci alla cittadinanza da parte del Sindaco, tantomeno discussioni in Consiglio Comunale.

Anzi, la vicenda viene mistificata spacciandola come una “compensazione vegetale”. Un termine che è un’offesa all’intelligenza dei cittadini. Si vuole compensare una cementificazione a dieci metri dalla spiaggia piantumando delle piantine di 20 centimetri dall’altra parte di Fregene, tra l’altro in una zona che era già verde e che quindi non risulterà mai compensativa della distruzione della macchia mediterranea.

Se il Sindaco intende continuare sulla strada della distruzione dell’ambiente e del territorio, allora lo dicesse chiaramente senza nascondersi dietro patetici sotterfugi noi però annunciamo battaglia per proteggere Fregene dagli interessi dei signori del cemento. Porteremo avanti azioni sia in Consiglio Comunale che insieme ai cittadini indignati per difendere la nostra città. Invitiamo il Sindaco ad ascoltare il malcontento e a ripensare questa opera scandalosa e devastante. Lo diciamo ancora una volta: non servono nuove case o nuove edificazioni, serve piuttosto tutelare e valorizzare la ricchezza naturale del nostro territorio”.

Ezio Pietrosanti., capogruppo M5S Fiumicino