Senza andare troppo indietro nel tempo, l’opera è attesa dal 1950, cerchiamo di ripercorrere almeno gli ultimi cinque anni per capire perché in questo paese i tempi si dilatano all’infinito senza mai riuscire a passare dalle parole ai fatti.  Nel 2006 il Comune bandisce il concorso internazionale di progettazione ponendo come cifra da investire circa 22 milioni di euro per tutto il lungomare, dal Villaggio dei Pescatori all’oasi di Macchiagrande.  Una volta aggiudicato il concorso, il Comune chiede una revisione del progetto per ridurne il costo mantenendo “un progetto di qualità”. Si decide a quel punto di partire dal tratto LM1 (Villaggio dei Pescatori – via la Plaia) che, con la riformulazione del progetto, scende ad un investimento totale di 12 milioni. Si approvano il preliminare e il definitivo del tratto LM1. Il Comune inserisce questo LM1 nel piano triennale delle opere 2008-2011 stanziando la cifra di 12 milioni di euro, ipotizzando di mettere in bilancio una spesa di 4 milioni per ogni anno.  Intanto ottiene il finanziamento regionale della Litorale Spa di 1,8 milioni, ai quali si impegna ad aggiungerne altri 2,2 subito, per la realizzazione del primo tratto attuativo, da via Nervi a viale della Pineta. Si tratta del “format” della proposta vincitrice del concorso internazionale, la piastra attrezzata rialzata e chiosco con sotto parcheggio seminterrato per le auto, più infopoint, inizio della passeggiata e del parco lineare con macchia mediterranea sopra. A quel punto il Comune incarica lo studio vincitore di realizzarne il progetto esecutivo. Si parla allora già di bando, si danno tempi per l’inizio dei lavori… Ma nel frattempo ci sono state le nuove elezioni, alla Regione arriva Renata Polverini e, come accade nelle peggiori pratiche dello “spoiling system”, tra le prime iniziative viene chiusa la Litorale Spa. A settembre 2011 (dopo circa un anno dalla consegna del progetto esecutivo!), la Regione dichiara di voler ridurre del 50% il finanziamento che passa da 1.8 milioni a 900 mila euro.  Il resto è storia di questi giorni, come al solito molto confusa. La Regione, attraverso l’assessore al Bilancio Cetica, si sarebbe impegnata con Canapini a trovare altre risorse per l’inizio del 2012, per ritornare a quei 1.8 milioni iniziali; il Comune a accendere un mutuo per almeno 2 milioni di euro. Intanto, modificando il quadro economico, si potrebbe partire già nel 2011 con il procedimento, aggiungendo nei primi mesi del 2012 le altre risorse necessarie.Questo per la prima piastra attrezzata. Il resto del progetto, da viale della Pineta a via La Plaia, è tutto “a raso” senza parcheggi sotterranei e ha un costo molto ridotto, con 4 milioni di euro si potrebbe fare tutto. E in attesa del Lungomare Centro dei Federici, il tratto LM2 di 900 metri che da via la Plaia a via Gabicce a Mare a carico delle società convenzionate, con altri 500 mila euro si potrebbe dare una bella sistemata anche a tutto quello sud, il cosìdetto LM3, da via Gabicce a Mare a piazzale Pedaso. A conti fatti altri 4,5 milioni di euro per sistemare gran parte del lungomare, escluso quello nord, da via Nervi a via Iesolo. Chi dovrebbe mettere le risorse? Una parte la Regione, circa 2 milioni di euro, il resto il Comune, come da impegni presi nel piano delle opere 2008 – 2011. Ma per farlo ci deve essere un requisito non scritto in nessun atto pubblico: l’effettiva volontà di chiudere questa partita. Altrimenti, compreso il concorso internazionale costato quasi 300 mila euro, sarà stata tutta una bella pagliacciata.