Da Fabiola Velli, portavoce m5s Fiumicino, riceviamo e pubblichiamo. “Nel pomeriggio di venerdì 22 maggio si è tenuta la Commissione Ambiente congiunta alla Conferenza Capigruppo in cui si sono discussi gli aggiornamenti al piano di caratterizzazione presentato da ENI per il ripristino delle zone contaminate dagli sversamenti di kerosene di novembre 2014. Assenti ARPA, ASL e l’assessore all’Ambiente Cini, presenti invece oltre alla P.d.C. Califano, un rappresentante della Città Metropolitana, il comandante della capitaneria di Porto, il presidente della Protezione Civile, un nutrito gruppo di dirigenti ENI, i consiglieri della Commissione Ambiente, sia di maggioranza che di minoranza, nonché alcuni rappresentanti del Comitato Rifiuti Zero. La biologa del Comune di Fiumicino dott.ssa Pascucci ha svolto un ottimo lavoro ed ha richiesto ad ENI una serie di adeguamenti del piano inizialmente presentato. Tuttavia non sono ancora pronti i referti dei rilevamenti effettuati da ARPA, il che ci porta a dire che la vicenda dovrà essere seguita attentamente, con particolare riguardo anche agli sversamenti avvenuti nel 2012 per i quali fino ad oggi non è stato fatto nulla. Nel corso della commissione, il Comandante della Capitaneria di Porto Savarese ha ricordato ad ENI la sua giusta richiesta di installare in loco una postazione contenente le dotazioni antinquinamento necessarie in casi di emergenza, e chiederemo riscontro nei prossimi mesi dell’attuazione di questa proposta. Inoltre ENI ha dato informazione che entro un paio di settimane procederà al completo svuotamento del deposito di Civitavecchia, attraverso il pompaggio dei circa 30.000 Lt residui di kerosene da Civitavecchia fino a Pantano, utilizzando ancora una volta l’oleodotto colabrodo che passa nel territorio di Fiumicino, per poi dismettere definitivamente la tratta. Dopo gli sversamenti di novembre 2014, come confermato dagli stessi ingegneri ENI, l’oleodotto è stato svuotato completamente e tenuto sotto pressione con azoto. La decisione è stata presa in considerazione del fatto che si tratta di un oleodotto di vecchia costruzione (realizzato nei primi anni ’60), la cui messa in sicurezza comporterebbe una spesa troppo alta. Ad oggi, non è chiaro se e quali garanzie sono state date da ENI, per assicurare che il pompaggio di ulteriore kerosene da questo condotto non comporti rischi per il nostro territorio, e se per effettuare tale operazione ENI abbia richiesto i permessi ed ottenuto le autorizzazioni necessarie dagli enti ed organismi preposti. A tale proposito il M5Stelle ha presentato una Interrogazione formale all’Assessore Cini”.