“Nella Commissione Trasparenza di lunedì si è verificato uno dei punti più bassi del percorso democratico di questa Amministrazione. All’ordine del giorno c’era infatti l’elezione del Presidente della suddetta Commissione, che essendo una Commissione di Garanzia è appannaggio dell’opposizione”. È quanti si legge in una nota del Movimento 5 Stelle di Fiumicino.
“Sono pervenute quindi – prosegue la nota − tre candidature alla carica di Presidente della Commissione Trasparenza: il nostro Consigliere Walter Costanza, e i consiglieri Severini della lista Crescere Insieme e D’Intino della Lega. Il M5S ha deciso di candidare il Consigliere Costanza in quanto era stato escluso da qualsiasi vicepresidenza di commissione. La seduta è stata sospesa per consentire alle minoranze di concordare su un nome.
I Consiglieri della Lega si sono rifiutati anche solo di sedersi a parlare per concordare un nome, rimanendo fermi sul presentare candidature separate. Tutto ciò perché alle spalle sembrerebbe esserci un accordo con la maggioranza Pd, che aveva già promesso i propri voti al candidato D’Intino. Infatti una volta in aula la maggioranza è entrata a gamba tesa nell’elezione del Presidente, e tutti i 7 voti della maggioranza sono andati al candidato della Lega, che è quindi diventato Presidente. A Fiumicino è stato messo in scena l’ennesimo scambio di voti e favori, questa volta tra Pd e Lega.
Il patto siglato durante il ballottaggio si è trasformato in una perfetta sintonia. Ricordiamo infatti che già durante l’elezione del Presidente e Vicepresidente dell’aula, si era consumato uno scambio reciproco di voti che aveva portato la vicepresidenza alla Lega. In questo contesto si inserisce anche la nomina da parte del Sindaco di un dirigente che era stato il coordinatore della campagna elettorale della Lega nella scorsa tornata elettorale. Una serie di tasselli che vanno a costituire un quadro ben delineato.
In questo modo l’inedita maggioranza Lega-Pd va a occupare tutti i ruoli di governo e di garanzia, svuotando i diritti e i compiti dell’opposizione.
A Fiumicino sembrerebbe verificarsi l’ennesimo scambio di voti e favori, questa volta tra Pd e Lega. Il sostegno al ballottaggio a Montino dichiarato dal leghista De Vecchis si è trasformato in una perfetta sintonia con l’elezione del Vicepresidente del Consiglio Comunale che ha portato la vicepresidenza alla Lega. In questo modo l’inedita maggioranza Lega-Pd va a occupare tutti i ruoli di governo e di garanzia, svuotando i diritti e i compiti dell’opposizione. Il Partito Democratico è così riuscito a spaccare l’opposizione, e a quanto pare stipulare un’alleanza con coloro i quali dovrebbero controllare il loro operato. Controllori e controllati sono quindi dalla stessa parte e l’inciucio è quindi servito, ai danni di tutta Fiumicino. Riteniamo che quanto accaduto durante quella votazione sia un affronto alla democrazia e al rispetto verso le opposizioni. Abbiamo deciso quindi di uscire dall’aula durante la successiva votazione, lasciando la maggioranza con i loro alleati della Lega a votare da soli i successivi punti.
Il MoVimento 5 Stelle continua ad essere estraneo a questi meccanismi di partito e agli scambi di favori, e continuiamo ad essere guidati dall’unico faro del benessere dei cittadini. All’opposizione  di facciata della Lega contrapporremo un’opposizione seria e determinata, con lo scopo di svelare sempre di più questo vergognoso accordo sottobanco e per impedire le pericolose decisioni che ne scaturiranno”.