Si è svolta ieri mattina la cerimonia per l’insediamento ufficiale di Don Valerio Grifoni a Maccarese, quale nuova guida della parrocchia di San Giorgio.
Di fronte a una chiesa gremita di fedeli come non si vedeva da anni, il vescovo S.E. Mons. Gino Reali ha presenziato la solenne celebrazione eucaristica per l’ingresso del nuovo parroco. Fuori dalla chiesa la banda musicale e tanta partecipazione da parte della comunità locale, alla quale si è aggiunta una nutrita delegazione di fedeli da Cerveteri, dove Don Valerio ha prestato servizio prima della nomina a Maccarese. La S.Messa è stata animata dal coro e sull’altare anche tanti sacerdoti delle parrocchie della diocesi, compreso il 96enne Mons. Tommaso Fanti, “parroco emerito di San Giorgio”, come lo ha definito lo stesso Don Valerio.
Nel pomeriggio grande affluenza anche alla festa di benvenuto all’oratorio, dove il nuovo parroco è stato accolto in un clima allegro da tante famiglie con rinfresco, canti e balli.
Ma chi è Don Valerio?
Sguardo vispo, atteggiamento scherzoso, grinta e sorriso sulle labbra. Così si presenta il nuovo parroco della chiesa San Giorgio. Nato a La Giustiniana nel 1975, è uno dei pochissimi sacerdoti diocesani di Porto-Santa Rufina e forse a Maccarese molti lo ricorderanno, perché prestò servizio nel 2002-2003 come diacono, mentre si preparava a diventare sacerdote. Dopo l’ordinazione sacerdotale, Don Valerio ha svolto attività di vicario parrocchiale in Santa Maria Maggiore di Cerveteri per ben 13 anni, fino alla recente chiamata del vescovo Gino Reali.
Lo abbiamo intervistato qualche giorno fa per conoscere i suoi progetti futuri per la parrocchia San Giorgio.
Come ha preso la notizia del ritorno a Maccarese?
“L’avvicendamento dei parroci è sempre un momento ambivalente: da un lato c’è il dispiacere di lasciare luoghi e persone che nel tempo diventano la nostra famiglia di adozione, dall’altro c’è anche la consapevolezza che l’obbedienza a cui siamo chiamati diventa spesso l’opportunità di portare la propria esperienza in altri contesti e fare nuove amicizie. Non sarà facile il distacco dalla parrocchia di Cerveteri dopo tanti anni, ma arrivo a Maccarese con tanta voglia di fare e con il vantaggio di conoscere già discretamente il territorio”.
Quali saranno le sue priorità?
“La prima cosa che farò sarà conoscere le persone, quindi mi impegnerò da subito in una visita casa per casa delle famiglie, ritengo infatti fondamentale rinsaldare la comunità intorno alla parrocchia. Inoltre, nonostante l’anno sia già avviato, vorrei invitare eventuali famiglie ritardatarie a iscrivere i bambini al catechismo, perché sto già lavorando per la formazione di un gruppo di catechisti e animatori che mi supporteranno in questa indispensabile missione a favore dei bambini”.
Nel suo progetto a medio termine ci sono anche la creazione del coro parrocchiale, la ripresa di un cammino oratoriale, incontri di formazione e momenti conviviali per ricreare a Maccarese la stessa famiglia parrocchiale che ha lasciato a Cerveteri. Come pensa di realizzare tutto questo?
“Direi di affidare tutte queste intenzioni al nostro patrono San Giorgio, a cui daremo di nuovo onore e solennità nel giorno della sua festa”.

(Foto di Ettore Bortolin)