L’obiettivo è quello di trasformare l’area sterrata, compresa tra i bagni e il bosco, dove d’estate regna sosta selvaggia e vengono scaricati tonnellate di rifiuti, in una serie di parcheggi ordinati e puliti, addirittura recintati da una staccionata di legno bassa. Dopo l’esperimento pilota dello scorso anno, con l’affidamento di uno spazio al solo stabilimento Eco del Mare, l’esperienza viene ora allargata a tutti gli altri concessionari. Fino al 30 settembre ogni gestore avrà in affidamento temporaneo uno spazio che va da un minimo di 654 mq per il chiosco “Bagno 32”, ad un massimo di quasi 4 mila mq per le concessioni più grandi. In cambio i gestori dovranno “tenere pulita l’area e realizzare piccole staccionate a loro cura e spese”.<<L’idea è semplice – commenta Enzo Casapulla, titolare dell’Eco del Mare che l’anno scorso ha fatto da apripista – invece di lasciare lo spazio nel caos, con liti selvagge tra automobilisti, ogni stabilimento la recinta, crea un ingresso e una uscita razionale. Un servizio ulteriore per i nostri clienti visto che il parcheggio come da accordi sarà gratuito. In questo modo si riescono a guadagnare, rispetto al parcheggio spontaneo, tra i 30 e gli 80 posti auto in più per ciascuno stabilimento balneare>>. Che moltiplicato per quindici fa tra i 450 e i 1200 parcheggi aggiuntivi. In attesa che il Comune trovi le risorse per trasformare una fascia sabbiosa di circa 80 mila mq un vero lungomare i concessionari si organizzano a Maccarese beach.