“L’assessore Caldarelli sembra aver dimenticato che è un delegato e come dice la parola è obbligato a rappresentare le idee di chi lo ha delegato e non le sue – critica Scarabello – lo stesso non può arrogarsi il diritto di esercitare anche il ruolo politico e deliberativo che è proprio nei consiglieri comunali eletti democraticamente dai cittadini. In questa maggioranza tutti hanno voglia di fare ma qualcuno esagera trasformando la voglia di fare in un atteggiamento minatorio tendente a condizionare la libertà di scelta del consiglio comunale veramente eletto. Voglio ricordare che un  piano così importante ha l’esigenza di essere ben discusso e analizzato sia nelle commissioni consiliari che da consiglio comunale perché dovrà riuscire a rappresentare le aspettative della città che solo chi vive ed è stato eletto a rappresentarla può fare. L’idea che la discussione possa essere condizionata da annunci di terremoti politici se un atto non viene votato diventa una sorta di tentativo di limitare la libertà di espressione e l’autodeterminazione della commissione consiliare e del consiglio comunale. Se vuole dimettersi lo faccia tranquillamente perché nessuno lo ha obbligato a diventare Assessore e in particolare nessuno è disposto ad accettare le sue minacce – continua Scarabello – a maggior ragione quando arrivano da chi questa città la vive a tozzi e bocconi solo dietro un ufficio che generosamente gli è stato concesso. Ma visto che per la sua stessa ammissione il piano non ha subito ritardi se non per il periodo estivo ci chiediamo perché ha voluto porsi da vittima”.