Da una parte l’assessore Onorati il 28 novembre ci dice che lo sgombero dei materiali e la disinfestazione debbono ancora avvenire (“sono ancora in corso d’opera la rimozione e lo sgombero degli accumuli di materiali nei locali del seminterrato” con “conseguente disinfezione”). Mentre le trappole ultrasuoni non sono state installate (“ho chiesto alla ditta specializzata di munire le scuole, in cui la presenza dei ratti è rilevante, di ultrasuoni e Marchiafava rientra nel caso”). Dall’altra il dirigente scolastico che due giorni dopo afferma tutto il contrario. Sgombero, disinfestazione e trappole sono ok (“l’ufficio preposto, dopo aver effettuato monitoraggi, ha deciso di collocare due dissuasori acustici, cosa che è avvenuta il 26 novembre uno nella zona della scuola primaria e uno nella scuola dell’infanzia”). O qui qualcuno non dice la verità oppure la mano destra non sa che fa la mano sinistra? Insomma quei rimpalli di competenze tra un’area e l’altra che ho denunciato.
Credo che i dirigenti scolastici prima di improvvisarsi politici, se davvero tengono a distinguersi per attenzione e rispetto dell’utenza, abbiano il dovere di spiegare a quella stessa utenza come mai una scuola nella quale si sono appena finiti di spendere 600 mila euro per la ristrutturazione del tetto, della facciata e la realizzazione di una scala antincendio, dopo mie denunce sulla questione, sia piena di topi. Topi piccoli e grandi, a quanto raccontano i genitori. Topi che alla fine significano una sola cosa: scarsa qualità della vita degli studenti.
I rimpalli di competenze? L’amministrazione concede deleghe amministrative all’assessorato alla scuola ma poi i capitoli di bilancio per le ristrutturazioni li dà a un’altra area. E allora come meravigliarsi se l’appalto, che sembra decisamente esoso, abbia poi prodotto cumuli di immondizia divenuti rifugio per topi. E ci meravigliamo che sia passato un mese dalle richieste agli interventi con un continuo rimpallo di responsabilità tra i dirigenti? In tutto questo a farne le spese i bambini. Che magari si divertiranno pure a vedere qualche topino scorazzare per la scuola. Ma certo faranno rizzare i capelli ai genitori consapevoli dei rischi igienici e sanitari di questa situazione.

PAOLO CALICCHIO
Gruppo Pd
Città di Fiumicino