Scrivo questa lettera per manifestare non solo cordoglio alle famiglie delle vittime dell’incidente automobilistico del 26-02-08 in località Le Vignole ma per denunciare alle autorità competenti una usanza che sta sempre più prendendo piede a Fregene, quella di considerare il marciapiede fuori delle proprie abitazioni un luogo dove è vietato passare piantando siepi e arbusti quanto di più grossi e ingombranti. Tutto questo oltre a non permettere ai pedoni di usare il marciapiedi e non essere costretti a camminare sulla strada, in modo particolare su Via Portovenere che dall’angolo di Via Numana fino alle Scuole e la Chiesa è frequentata da molti adolescenti diretti appunto in questi luoghi costringendoli a rischiare di essere investiti camminando per la strada.
Oltre tutto questo dicevo, rende la visibilità dell’incrocio assai approssimativa in quanto per vedere se la strada è libera bisogna esporsi più del dovuto con il veicolo occupando così una parte della carreggiata nel senso di marcia creando di fatto una situazione di pericolo anche stando fermi.
Probabilmente la tragedia delle Vignole sarebbe avvenuta anche con le vittime sul marciapiede, come forse lo erano, ma ciò non toglie che un conto è camminare o sostare a piedi sul marciapiede un conto è costretti a farlo per strada. Tutto questo oltre a prevenire è anche uso civico degli spazi "pubblici".
Invierò questa lettera a tutte le autorità competenti sul territorio e se non vedrò presi i provvedimenti del caso, imponendo la rimozione di tutti questi ostacoli, proseguirò anche ricorrendo alla Procura della Repubblica se necessario. Un appello alla popolazione di Fregene;non restiamo passivi alla noncuranza del nostro territorio ma pretendiamo quello che giusto, sopratutto dalle autorità comunali sempre più latitante se non per autorizzare edificazioni di dubbie cubature. Antonio Gentile