All’aeroporto internazionale “Leonardo da Vinci” i serbatoi che riforniscono di jet fuel le compagnie sono in rosso fisso. Da ventidue giorni il mare non sembra volersi placare e così le petroliere, pur riuscendo a raggiungere le due piattaforme al largo di Fiumicino o i terminali di Civitavecchia, non riescono a procedere alle operazioni di scarico del greggio. “Stiamo attingendo alle riserve – dice il direttore Enac dell’aeroporto Vitaliano Turrà – che secondo le previsioni dovrebbero garantire rifornimenti fino a domenica. Da quel momento scatterà il piano alternativo per gli approvvigionamenti”. Un caso analogo avvenne nel 1999 ma non per colpa del mare; quindi il carburante potrebbe essere portato a Fiumicino attraverso una teoria di autocisterne. Oltre a mettere a rischio i voli, il mare grosso sta impedendo ai pescherecci di prendere il largo da ormai tre settimane. “Se il mare non calma prima di Natale – fa notare Lorenzo Melchiorri della Cooperativa “Fiumicino pesca”- ovvero quando c’è la massima richiesta di raccolto, siamo rovinati”.