Lo aveva anticipato ai suoi amici più stretti: “entro la fine dell’anno scioglierò la riserva”. E così è stato, Mario Baccini si rende disponibile a guidare l’amministrazione di Fiumicino alle prossime elezioni amministrative del 2018. L’annuncio è arrivato durante il think tank “Giovani, impresa, territorio, nuove prospettive di sviluppo”, organizzato ieri pomeriggio all’Hotel Golden Tulip Rome Airport di Isola Sacra a Fiumicino. “C’è ufficialmente la mia disponibilità a impegnarmi per questo Comune”, ha detto Baccini davanti alla sua platea di fedelissimi. Ribadendo l’idea che negli ultimi mesi aveva avanzato nei suoi incontri settimanali a Fiumicino, “Una coalizione aperta a tutti, cementata su un programma e non sui partiti, senza accordi preliminari per un rilancio generale di questo straordinario Comune, indipendentemente dalle coalizioni, un’offerta politica alta”. Ampia apertura quindi alle “migliori energie della società civile, al mondo dell’Università, delle professioni”, tenendo al momento a distanza i partiti tradizionali e gli accordi di spartizione. Un’apertura a tutti, soprattutto verso il centro ma anche alla sinistra meno estrema. Non è un segreto che Baccini punti, così come insegna il suo percorso politico, a un elettorato moderato, lontano dalla ali estreme, di destra come di sinistra. Questa la piattaforma di partenza, poi bisognerà vedere cosa accadrà da qui alle elezioni che si svolgeranno nella primavera del 2018, nella sua coalizione non mancano politici esperti che sanno come scendere ad eventuali compromessi.